Marco Simeone deve resta ai domiciliari. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno detto “no” alla richiesta di libertà avanzata dai legali del sindaco carlofortino, ma anche dal pm Giangiacomo Pilia.
Adesso il verdetto del collegio presieduto da Costantino Poddighe: Simone non può essere ancora un uomo libero, lui accusato di bancarotta fraudolenta per il crac della Sept, impresa cagliaritana che produceva vernici industriali.
La prima udienza del processo è fissata per il 21 ottobre. Prima dei domiciliari, concessi ad agosto, Simeone è rimasto per dieci mesi in una cella di Buoncammino.