Crac del gruppo editoriale Epolis, arrestato il presidente del Cda. Spuntano viaggi

Alberto Rigotti, 64 anni, presidente del Cda di Publiepolis, la fallita concessionaria della pubblicità nel gruppo editoriale Epolis, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di finanza di Cagliari. L’accusa è bancarotta fraudolenta. Per il crac da 15 milioni, insieme a Rigotti sono stati arrestati anche altri due componenti del Consiglio di amministrazione.

Rigotti, originario di Trento, è stato arrestato nella sua casa di Corrido, in provincia di Como. Ai domiciliari ci sono invece la vice presidente di Publiepolis, Sara Cipollini, 42 anni, nata a Legnano e residente a Nesso (sempre nel Comasco), e il consigliere d’amministrazione Vincenzo Maria Greco, 69 anni originario di Napoli ma residente a Roma.

Intanto emergono i primi dettagli sulle ragioni dei tre arresti. Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, Rigotti, la Cipollini e Greco avrebbero utilizzato fondi di Publiepolis per fini personali come l’acquisto di viaggi e abbonamenti in palestre esclusive. A dimostrarlo ci sarebbero le distinte bancarie dalle quali risulterebbero prelievi di ingenti somme di cui poi si è persa ogni traccia.

Insomma, una “malagestione“, secondo i finanzieri che avevano fatto scattare l’indagine nel 2011, dopo il crac della società. Le Fiamme gialle, affidandosi al Nucleo di polizia tributaria, hanno quindi allungato la lente sui conti di Publiepolis a partire dal 2007 e fino al 2010, evidenziando anche un altro presunto reato: la concessionaria della pubblicità del gruppo editoriale Epolis non rispettava il principio della “Par condicio creditorum”, ovvero non tutti i creditori erano trattati allo stesso modo. Alcuni ottenevano prima i pagamenti, “attraverso artifizi contabili e dissimulazioni documentali”, è emerso dall’indagine.

I provvedimenti di custodia cautelare eseguiti questa mattina sono stati richiesti dal sostituto procuratore di Cagliari Giangiacomo Pilia e firmati dal gip Giuseppe Pintori. Gli investigatori non escludono che gli accertamenti sul crac di Publiepolis possano portare a nuovi importanti sviluppi.

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