Covid, Terapie intensive, Sardegna nella terna di regioni col dato peggiore

La Sardegna è nel gruppo delle tre regioni che registra il dato peggiore sull’occupazione dei posti letto in Terapie intensiva da parte dei pazienti Covid. Il dato è contenuto in un report diffuso da Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali.

La Sardegna è al 13 per cento insieme al Lazio. Nella terna ci sono anche le Marche all’11. Invece il resto d’Italia è al 7, un punto sotto il valore della scorsa settimana. Il report di Agenas è frutto del consueto aggiornamento settimanale.

Così nelle altre regioni: Abruzzo (8%) ed Emilia Romagna (9%) il dato è in aumento. Cala invece in Liguria (8%), Molise (5%), Pa Bolzano (2%), Puglia (6%), Sicilia (8%), Toscana (9%). Occupazione stabile in Basilicata (1%), Calabria (9%), Campania (6%), Friuli Venezia Giulia (9%), Lombardia (5%), Marche (11%), Provincia autonoma di Trento (7%), Piemonte (6%), Umbria (7%), Valle d’Aosta (9%) e Veneto (5%).

Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica non critica, la Sardegna è al 21 per cento, in diminuzione, ma si tratta tuttavia di una dei dati più alti d’Italia. In aumento, invece, Calabria (26%), Emilia Romagna (16%), Friuli Venezia Giulia (17%), Liguria (20%), Molise (14%) e Umbria (23%). L’occupazione scende in Basilicata (26%), Campania (16%), Puglia (20%), Toscana (16%) e Valle d’Aosta (15%). È invece stabile in Abruzzo (al 28%), Lazio (22%), Lombardia (10%), Marche (20%), Provincia autonoma di Bolzano (14%), Provincia autonoma di Trento (10%), Piemonte (14%), Sicilia (28%) e Veneto (10%).

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