Covid, sempre più no vax in ospedale: file e caos nei Pronto soccorso sardi

Aumentano contagi e ricoveri in Sardegna, e a finire in ospedale sono quasi solo no vax. La nuova impennata degli ingressi nelle strutture sanitarie sta determinando file e caos nei Pronto soccorso dell’Isola, anche a cscap’ito di chi ha altre patologie: da Cagliari all’Ogliastra la scena si sta ripetendo identica.

Fuori dai Pronto soccorso si stanno incrociando più situazioni. Intanto l’attesa per il tampone si fa sotto il sole, anche per colore che devono farsi visitare per problemi non legati al Covid. E bisogna pazientare per molte ore, anché perhé ogni batteria di test ha bisogno di circa quattro per essere processata, come si dice tecnicamente. A Cagliari, come riporta L’Unione Sarda, la situazione più critica è al Brotzu e al Policlinico, gli unici due Pronto soccorso rimasti aperti dopo la conversione degli altri in strutture Covid.

Non sembra andare meglio in Ogliastra, ugualmente in sofferenza: a Lanusei, al Nostra Signora della Mercede, si sono contati 64 ingressi in un solo giorno. E considerando che lavorano solo sei medici sui 12 previsti dalla pianta organica, si capisce quanto sia difficile la situazione. Peraltro i punti di Guardia medica non aiutano a decongestionare il Pronto soccorso, visto che le quattro su 11 sono chiusi, come riporta sempre il quotidiano di Cagliari.

[Foto d’archivio]

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