Covid, salgono i casi nelle terapie intensive. In un mese cento morti nell’Isola

Resta alta la pressione sui reparti ospedalieri in Sardegna a causa dei contagi da Coronavirus. Secondo i dati di Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, mentre in Italia l’occupazione media delle terapie intensive cala al 5 per cento e quella dei posti Covid in area medica è al 13 per cento – molto al di sotto di un anno fa quando le due percentuali erano, rispettivamente, del 37% e 41% – nell’Isola le intensive risalgono al 10 per cento, al limite della soglia di attenzione, mentre nelle Medicine si arriva al 20 (oltre la soglia del 15%).

Un anno fa, però, in Sardegna la situazione era diversa: 11 per cento nelle terapie intensive ma anche in area non critica. Sul fronte dei decessi, a poco più di due anni dalle prime due vittime per Covid, l’Isola conta 2153 morti, 100 solo nell’ultimo mese. Lo scorso anno, in questo periodo, erano 1.209.

Attualmente i sardi vaccinati sono 1.356.062, pari all’84,8 per cento della popolazione, ma nell’ultimo mese si è assistito ad un calo delle somministrazioni sia delle prime dosi che delle inoculazioni booster. Si allontana così l’obiettivo di raggiungere il 90 per cento della popolazione isolana entro l’estate.

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