Sono 242 i vaccini somministrati rispetto ai 12.855 ricevuti, pari all’1,9 per cento. Sono i dati aggiornati dal Governo che collocano la Sardegna ancora tra le peggiori regioni d’Italia per la campagna di vaccinazione cominciata il 27 dicembre scorso. Un leggero miglioramento rispetto a qualche giorno fa quando la Sardegna era in fondo alla classifica. Peggio dell’Isola soltanto l’Abruzzo e il Molise, entrambe ferme all’1,7 per cento. Al primo posto della graduatoria nel rapporto trea dosi ricevute e utilizzate c’è la Provincia autonoma di Trento (34,9 per cento) e il Lazio che ha superato il venti per cento. Per quanto riguarda la popolazione vaccinata, nell’Isola è praticamente equilibrato il rapporto tra sessi con 120 uomini e 122 donne, mentre la fascia d’età in cui rientra la maggior parte delle persone vaccinate (89) è quella tra i cinquanta e i cinquantanove anni, seguita da quella tra i 60 e i sessantanove anni in cui rientrano 71 persone vaccinate.
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Dieci sono le persone tra i 20 e i 29 anni, diciotto tra trenta e trentanove e soltanto due nella fascia d’età compresa tra settanta e settantanove anni. La maggior parte sono operatori sanitari (236) mentre altre sei persone vaccinate non fanno parte di questa categoria. Numeri ancora bassi che si spera miglioreranno nei prossimi giorni quando la campagna di vaccinazione si estenderà a macchia d’olio in tutto il territorio con l’attivazione dei punti vaccinali ospedalieri, dei punti vaccinali nelle Rsa e successivamente dei punti vaccinali territoriali con coinvolgimento dei distretti e dei dipartimenti.
M.S.