La Sardegna può cominciare a guardare con meno apprensione ai dati sul coronavirus. Nell’ultimo aggiornamento emanato dall’Unità di crisi regionale si registrano solo otto nuovi casi rispetto a un screening di 2.231 casi che fissano il tasso di positività allo 0,3 per cento. Il totale dei casi dall’inizio della pandemia, invece, è di 57.096 persone che hanno contratto il virus. Dei nuovi otto casi quattro sono stati riscontrati nella Città metropolitana di Cagliari, in provincia di Sassari e uno rispettivamente nelle province di Nuoro e Sud Sardegna. Non si registra nessun nuovo decesso e ci sono buone notizie anche per quanto riguarda i ricoveri, in diminuzione sia in area medica sia in terapia intensiva. Nel primo caso ci sono due persone in meno per un totale di settanta posti letto occupati, mentre nel secondo caso i posti letto occupati da pazienti con il Covid sono cinque, uno in meno rispetto al penultimo aggiornamento. Ci sono 11.531 persone in isolamento domiciliare e cresce il numero dei guariti di quarantacinque unità per un totale di 44.005 persone che sono riuscire a sconfiggere il virus.
Questo, dunque, il quadro sanitario che colloca la Sardegna tra le regioni con meno presenza del virus: come conferma, infatti, la bozza dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, l’Isola ha un’incidenza di 9,57 casi per centomila abitanti. Significa che il quadro epidemiologico continua a migliorare, conferma che giunge anche dall’Agenzia europea per il controllo e la prevenzione della malattie che ieri ha assegnato alla Sardegna lo status di zona verde, terza regione italiana per il miglior dato sull’incidenza dei casi nei 14 giorni, 23 ogni 100mila abitanti. Un riconoscimento che soddisfa il presidente della Regione, Christian Solinas, che parla di “incessante impegno di contrasto della pandemia da parte del nostro sistema sanitario e di tutti i soggetti in prima linea anche se la battaglia al virus non è ancora finita”.
Un ruolo importante è stato ricoperto dai vaccini: ieri sono state somministrate 18.298 dosi di vaccino, di cui 8.273 richiami. Il 51 per cento della popolazione sarda è stato vaccinato e il 21,7 ha completato l’intero ciclo di immunizzazione. Su questo, l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, si ritiene soddisfatto, ma ricorda che ” il virus ha dimostrato in più di un’occasione di poter riprendere forza, soprattutto a causa delle varianti”. Quanto al tracciamento, “in Sardegna – chiarisce l’assessore – non l’abbiamo mai abbandonato, anche nei momenti più difficili, quando sul territorio si registrava una crescita esponenziale del numero dei casi. E l’attenzione oggi continua a essere massima anche nell’attuale quadro favorevole”. Quindi, conclude Nieddu, “l’attività di monitoraggio sui focolai è incessante, ma la battaglia riguarda tutti e i comportamenti responsabili continueranno a essere l’arma vincente contro il virus”.