Anche in Sardegna la primavera potrebbe essere all’insegna delle mascherine nei locali al chiuso. Il dibattito è aperto e le posizione ovviamente sono contrastanti. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, nei giorni scorsi ha ipotizzato un progressivo ritorno alla completa normalità con l’abolizione dell’obbligo dopo Pasqua.
Eppure ci sono esperti che predicano prudenza. Come nel caso del consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi che sulle pagine del Messaggero ha dichiarato che sarebbe meglio tenerle almeno fino a giugno. A guardare il numero dei contagi nell’Isola la prudenza è d’obbligo visto che nelle ultime ventiquattro ore ci sono stati altri 1.925 nuovi contagi. Non solo, a risaltare sono le oltre ventisettemila persone che si trovano in isolamento domiciliare.
La Sardegna, poi, ha l’effetto ‘turismo’ che già l’anno scorso ha causato problemi dopo l’allentamento. Ricciardi ha sottolineato che “l’aumento delle infezioni potrebbe verificarsi nei mesi estivi turistici”. Togliendo le mascherine a maggio “ci sarà una risalita il cui picco è prevedibile proprio tra giugno e luglio”. A questo si aggiunge il fatto che la variante Omicron 2 è più contagiosa che tradotto in numeri significa che “ogni persona ne contagia 15 o 16”.
Per questo motivo l’igienista sostiene che “dobbiamo essere pronti a reintrodurre alcune delle restrizioni anti-Covid in caso di necessità”.
