L’Ats applica la legge, come si deve. Perché il Covid non è una passeggiata e gli ospedali sardi hanno già pagato duramente la diffusione del virus. Entro mercoledì 11 agosto contro il personale sanitario non vaccinato verrà attivata la procedura di sospensione. Inizialmente la lista era formata da 3.627 nomi. Poi si è ridotta a 750 perché nelle pieghe della normativa ci sono casi in cui la somministrazione delle dosi anti-Covid non è obbligatoria anche se si lavora in ospedale.
La notizia sulla decisione di Ats l’ha rilanciata L’Unione Sarda oggi in edicola. L’azienda, guidata dal commissario Massimo Temussi, ha deciso la linea del massimo rigore anche a tutela degli stessi pazienti-utenti, oltre che di quanto lavorano nelle strutture sanitarie pubbliche della Sardegna. Vero che si rischia di svuotare ulteriormente gli organici che sono già ridotti all’osso. Ma Giuseppe Chessa, presidente di Omeca, l’Ordine dei medici e chirurghi della provincia di Cagliari, sentito dal giornale di Cagliari fa notare: “”Meglio avere dei problemi sulla carenza dell’organico piuttosto che correre il rischio di permettere al personale non vaccinato di contagiare i colleghi e i pazienti”. Nei prossimi giorni si capirà a quanto ammonta in via definitiva il numero dei dipendenti contro i quali Ats avvia la procedura di sospensione.