Covid, arrivate nell’Isola 28mila dosi del vaccino ‘alternativo’ Novavax

Sono arrivate questa mattina 27 febbraio le 27.900 dosi del vaccino anti-Covid “Nuvaxovid”, prodotto della casa farmaceutica statunitense Novavax. I militari della struttura coordinata dal generare Francesco Figliuolo li hanno consegnati nelle mani dei sanitari per portarli al Servizio di Igiene pubblica che inizierà la distribuzione negli hub dell’isola.

Il farmaco, approvato dall’Aifa, è il primo vaccino anti-Covid ad adoperare la tecnologia a subunità proteica, utilizzata già da tempo nella produzione di vaccini per la profilassi contro altre malattie. Secondo le indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco, Nuvaxovid prevede un ciclo di vaccinazione primario di due dosi somministrate a distanza di 21 giorni, su soggetti a partire dai 18 anni d’età. Questo siero potrà anche dimostrare la coerenza dei no vax che manifestano dubbi sui sieri a Rna messaggero. Il vaccino prodotto da Novavax utilizza soluzioni differenti e potrebbe ridurre il numero delle persone che in Sardegna hanno rifiutato la vaccinazione, che ad oggi sono circa il 17 percento della popolazione.

“Nell’Isola la campagna vaccinale continua registrando numeri importanti, grazie ai tanti sardi che hanno riposto fiducia nella scienza e a un’organizzazione, sul territorio, che ha saputo rispondere in modo efficace ed efficiente”, dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas. “In poco più di un anno nell’Isola sono state somministrate oltre 3,6 milioni di dosi e oggi la Sardegna è tra le prime sei regioni per popolazione vaccinata, con quasi l’84 per cento dei residenti che ha completato il ciclo primario a cui si aggiunge un ulteriore 2,4% che ha ricevuto almeno una dose, mentre le somministrazioni delle dosi ‘booster’ hanno superato quota un milione”, sottolinea il presidente

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