Strutture idonee per ‘isolare’ e tenere in quarantena chi è positivo al coronavirus, ma è asintomatico e quelle persone che invece, dopo essere state dimesse dall’ospedale, risultano negativizzate ma devono ancora essere tenute sotto controllo. È la soluzione che da tempo sta cercando trovare la Regione, ma che con l’impennata di casi in Sardegna di queste ultime settimane sembra essere quanto mai necessaria. Adesso, secondo quanto riportato oggi da ‘L’Unione Sarda‘ c’è l’ipotesi che queste strutture possano essere alberghi non utilizzati e uno di questi sarebbe stato già individuato a Quartu Sant’Elena. Lo ha confermato al quotidiano l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, che ha ribadito come questo tentativo fosse stato già fatto nei mesi scorsi, ma senza successo perché “nessuno vuole queste strutture nel territorio”.
La necessità di individuare queste strutture di contenimento adesso si è fatta impellente, soprattutto per alleggerire il carico di lavoro degli ospedali Covid come il Santissima Trinità. Proprio per questa ragione sarebbe stato individuato l’albergo nella zona di Quartu e con il titolare sarebbe stato già firmato il contratto di locazione. Contemporaneamente è stato predisposto un bando per prendere in affitto gli alberghi con tutte le linee guida. Intanto i contagi in Sardegna continuano a crescere e i sindaci per tamponare l’emergenza stanno predisponendo ordinanze autonome. A Bari Sardo, in Ogliastra, anticipando le scelte nazionali, il sindaco, Ivan Mameli ha emanato una ordinanza con la quale ha disposto l’utilizzo obbligatorio di mascherina h24 anche all’aperto. Per i trasgressori le multe andranno dai 400 agli 800 euro. A Bono il sindaco ha invece deciso di tenere le scuole chiuse fino al 12. Molti altri Comuni, invece, sono in semi-lockdown.