L’Ordine dei medici di Oristano lancia l’allarme alla luce della situazione creatasi in provincia per la diffusione del contagio da Covid-19, che riporta a valori simili a quelli della fase iniziale della pandemia. L’obiettivo è “sollecitare vivamente chi di competenza per un immediato rafforzamento dell’Unità di crisi, organizzazione fondamentale per far fronte alla recrudescenza dei contagi che stanno mettendo a serio rischio la salute della nostra comunità”. I medici reputano indispensabile che il lavoratorio di analisi dell’ospedale San Martino “possa agire in sicurezza e refertare prelievi e tamponi, i cui risultati devono essere tempestivi e certi. Al momento si procede con lentezza, specialmente nei risultati, anche per carenza di mezzi e di personale sanitario”.
La sensazione è che “sia sottovalutato il problema – scrivono i medici – non vogliamo creare allarmismi ma siamo consapevoli che Oristano e la sua provincia sia stata lasciata senza interventi e programmazione. La situazione è nota da molto tempo. Si rischia in questo modo di affossare anche un’economia che è già di per se ha le sue difficoltà. Salute ed economia sono un binomio che va di pari passo. Aspettare oltre 72 ore per il risultato di un tampone può mettere in crisi un’eventuale settore produttivo”.