Covid-19, ipotesi ‘chiusura’ per l’Isola: “I sardi non sono gli untori d’Italia”

“Tacciare la Sardegna e i sardi di essere gli untori d’Italia è l’ennesima vergogna di chi piuttosto che fare corretta informazione mira a screditare un intero popolo”. Lo dice il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni, in merito a un paventato lockdown per l’Isola. “La nostra isola ha cercato di tutelarsi chiedendo maggiori controlli per gli ingressi, ed è stata additata come razzista, la nostra isola è stata la prima a mettere in campo l’app che garantisse tracciabilità di visitatori e turisti, i casi rilevati in Sardegna non sono autoctoni ma d’importazione; nonostante questo hanno deciso di esporci alla pubblica gogna in barba all’immagine della nostra terra che abbiamo con fatica cercato di costruire – aggiunge -. La Regione Sardegna ha cercato di mettere in campo tutti gli strumenti utili per proteggere sardi e visitatori ma è stata bloccata, i responsabili di ciò che sta succedendo sono dunque da ricercare altrove non di certo a Cagliari. Non ci stiamo ad essere denigrati a livello nazionale in questo modo, ci opporremo con forza a questi atteggiamenti vergognosi”.

Dello stesso avviso il capogruppo Sardista, Franco Mula. “Un Governo che non muove un dito per impedire gli sbarchi dei clandestini, molti dei quali positivi al covid, e che si mostra incapace di affrontare l’emergenza sanitaria, tutta sulle spalle della Regione Sarda. Oggi come in passato la Sardegna viene lasciata sola dal Governo nazionale, che prima ha bocciato l’unica soluzione possibile per prevenire i problemi, e poi non è in grado di indicare alcun rimedio alternativo. Quando, mesi fa, il presidente Christian Solinas propose che i passeggeri diretti in Sardegna si sottoponessero preventivamente ad un test che ne comprovasse la negatività, fu duramente criticato da molti esponenti di quello stesso Governo che oggi cerca affannosamente di percorrere quella medesima strada, con difficoltà e dubbi risultati – aggiunge – È chiaro a tutti che, tranne in rarissimi casi, gli attuali contagi non sono autoctoni ma importati”.

Gli fa eco il deputato di FdI, Salvatore Deidda.”Era il 21 maggio quando noi di Fratelli d’Italia, insieme al presidente Solinas, chiedevamo di poter effettuare dei semplicissimi test salivari, a costo della Regione, per chiunque volesse approdare sull’Isola. All’epoca venimmo tacciati di razzismo e follia da esponenti del Governo e dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala – sottolinea – oggi, su ‘Il Corriere della Sera’, apprendiamo la notizia che il Governo pare stia ipotizzando la chiusura dell’Isola per eccesso di contagi. Sono degli emeriti incapaci, questa ne è la chiara dimostrazione”.

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