La Sardegna fa registrare un primato ‘buono’ nell’emergenza coronavirus: l’Isola ha, in Italia, la terza percentuale più bassa di infetti ricoverati in terapia intensiva. La prima regione è la Calabria, seguita dall’Emilia Romagna. Il dato peggior si registra in Puglia e in Basilicata.
La terza posizione della Sardegna nella classifica nazionale dei ricoveri in terapia intensiva si ricava dal bollettino diffuso ieri sera dalla Regione. Nello specifico, il dato vale il 3 per cento sul totale dei contagi – 24 persone in numeri assoluti – è riferito alla giornata di venerdì 4 aprile, è scritto nell’aggiornamento (sotto il grafico). La Calabria è al 2,3 per cento, l’Emilia Romagna al 2,9. Puglia e Basilicata sono quasi all’otto per cento entrambe.
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Sul fronte dei ricoveri non in terapia intensiva, la Sardegna ha ugualmente un dato rassicurante. In ospedale ma in condizioni discrete, è sotto osservazione il 15,6 per cento dei contagiati totali. Anche questo dato (come si vede nel grafico sotto) è riferita al 4 aprile. La Valle D’Aosta registra il miglior dato d’Italia, con l’11,3 per cento, seguita dal Friuli Venezia Giulia col 13,7. La Lombardia, con oltre il 45 per cento, ha il più alto numero di ricoverati in ospedale.
Sul fatto che i ricoveri in generali siano bassi, sia quelli in terapia intensiva che gli ordinari, può dipendere dalla bassa aggressività del virus che si è diffuso in Sardegna. Tuttavia si tratta di un’analisi scientifica che spetta solo agli esperti e certamente sarà frutto di approfondite analisi quando finirà l’emergenza.