“Mi dispiace che alcuni appartenenti alle forze di polizia sono rimasti contusi, un plauso al questore e tutte le forze di polizia che hanno gestito con calma la situazione e hanno evitato incidenti gravi“. Così all’Ansa il prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao, sugli scontri avvenuti dopo la partita Cagliari-Napoli. Sul corteo degli ultras partenopei con i cori contro i supporter rossoblù e la città, il prefetto spiega: “I tifosi del Napoli si sono rifiutati di salire sui bus, a quel punto si è ritenuto di non usare la forza anche per non acuire la situazione, costringendoli a salire. Non hanno creato problemi all’arrivo e non ci sono stati incidenti durante il tragitto – ha spiegato -. Non si può impedire alle persone di fare cori o cori biasimevoli come quelli sentiti”. Il prefetto era in costante contatto con questore e sindaco: “300 persone che scandiscono quei cori si qualificano da sole“, ha aggiunto. E ricordando quanto accaduto poi in serata dove i tifosi del Cagliari hanno cercato il contatto fisico con gli avversari precisa: “Si poteva rispondere nella stessa maniera con cori, slogan invece si è cercato il contatto fisico“. Sul perché non sia stata vietata la trasferta ai tifosi partenopei aggiunge: “Il divieto deve partire dall’Osservatorio manifestazioni sportive e noi abbiamo rispettato le loro indicazioni – sottolinea -, ma vietare una partita è sempre molto grave. La situazione è stata gestita senza gravi conseguenze”.
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