Corruzione, inchiesta della Procura ad una svolta: immobili sotto sequestro per Solinas, Lancioni e Stevelli

L’inchiesta per corruzione della Procura di Cagliari aperta nei confronti del presidente della Regione Christian Solinas e che coinvolge anche altri indagati (fra cui l’imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni del Psd’Az) arriva ad una svolta.

Con una ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Luca Melis, chiesta dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, è stato disposto il sequestro cautelare di beni immobili per un valore di circa 350 mila euro.


Solinas – come riportato in passato da Sardinia Post – è indagato per due questioni. La prima riguarda la vendita di una sua proprietà a Capoterra in cambio di presunti favori e appalti all’imprenditore Roberto Zedda (vendita secondo l’accusa maggiorata di 10 volte). La seconda – assieme al suo consulente Christian Stevelli e al direttore generale dell’Ufficio dell’autorità di gestione del programma operativo Eni Cbd, bacino del Mediterraneo, Roberto Raimondi – riguarda la nomina di quest’ultimo in cambio di docenze a contratto nelle università in cui lavora il manager (Tirana e Unilink di Roma) con anche la promessa di una laurea honoris causa nell’ateneo albanese. Indagati dunque anche il rettore dell’università di Tirana Arben Gjata e il direttore generale della E-Campus Alfonso Lovito.

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