“Lo scontro sui traghetti Tirrenia tra Vincenzo Onorato, patron di Moby, e Claudio Sposito, numero uno del private equity Clessidra, potrebbe essere alle battute finali”, lo scrive il Corriere della Sera nella pagine economiche e oggi la notizia è ripresa con rilievo da L’Unione sarda che paventa la nascita di un monopolio del trasporto marittimo.
“La trattativa – scrive il quotidiano milanese – che va avanti da oltre un anno per l’uscita del fondo dalla società privatizzata ha vissuto repentini stop-and-go nel weekend e fino a ieri sera (domenica, ndr). Tra Onorato e Sposito i rapporti sono ai minimi termini. Tra di loro è in corso un arbitrato dopo che il primo, socio di Tirrenia al 40%, ha comprato a ottobre intere pagine sui giornali denunciando quella che considera una posizione ostruzionista di Clessidra, il quale vuole massimizzare l’investimento nel 35% di Tirrenia dopo che per motivi antitrust è saltato il piano di fondere i due vettori”.
“Insomma Clessidra – prosegue l’articolo a firma di Fabrizio Massaro – preme sul prezzo facendo leva anche sull’importanza strategica della società per Moby. Per la sua quota in Tirrenia nonché per il 32% che possiede in Moby, Clessidra avrebbe avanzato sabato all’advisor di Onorato, Unicredit, una richiesta attorno a 70-80 milioni. L’accordo sembrava fatto. Qualcosa deve essere però poi andato storto, perché ieri Onorato stava per acquistare altre pagine sui giornali contro Clessidra, che avrebbe rilanciato sul prezzo. Poi, in serata il ritorno al tavolo. Sapendo entrambi che i legali sono pronti a ricorrere ai tribunali”.
Fino a ora le indiscrezioni del Corriere non sono state in alcun modo commentate dalle parti.