Arriva il grido d’allarme da parte dei sindacati del commercio che denunciano, con una lettera ai prefetti, le situazioni di rischio alle quali sono esposti i circa 12mila lavoratori. L’obiettivo è fornire un “contributo positivo alla lotta comune contro la diffusione del virus”, scrivono i segretari di Cigl, Cisl e Uil del settore, Nella Milazzo, Giuseppe Atzori e Cristiano Ardau, che sottolineano come i commessi siano “ancora pericolosamente esposti al contagio e ai comportamenti irresponsabili di qualche azienda e di una parte dei clienti”. I rappresentanti sindacali, nei giorni scorsi, hanno inviato una lettera a tutte le aziende del settore, “sollecitando il rispetto della normativa e invitando l’adozione di buone prassi di profilassi sanitaria per evitare la diffusione del virus e il possibile contagio. La lettera ha sortito effetti benefici perché diverse aziende hanno risposto positivamente”.
Alcune aziende, però, sono state diffidate perché “hanno continuato a reiterare le violazioni“, nonostante i sindacati abbiamo diramato un vademecum ai clienti, con quattordici buone prassi “per assicurare un’esperienza di spesa sicura per la clientela e i commessi”. Eppure ci sono casi in cui il comportamento della clientela non rispetta le norme ed è per questo motivo che è stato chiesto un nuovo intervento da parte dei prefetti dell’Isola.
“È viva la preoccupazione tra i commessi per la grande apprensione dovute alle difficili condizioni con cui prestano servizio in questo momento – affermano Milazzo, Atzori e Ardau – i carichi di lavoro sono aumentati enormemente per il continuo assalto della clientela, immotivatamente preoccupata circa improbabili carenze di merce. Ritenendo grave la situazione che può favorire il contagio ad una categoria che rappresenta in termini statistici una parte rilevante della comunità, rimaniamo a disposizione per ogni ragguaglio per poter meglio rappresentare le difficoltà attuali della categoria”.