Resteranno in Sardegna le mascherine che stavano per lasciare Cagliari ed essere distribuite in Liguria. Ieri era stato il governatore Giovanni Toti, durante gli aggiornamenti in diretta su Facebook, a rivelare che la sua Regione stava organizzando un’imponente distribuzione di mascherine grazie a due carichi in arrivo dalla Sardegna e dalla Cina. Una dichiarazione che ha spiazzato molti sardi, considerato che nell’Isola l’emergenza è solo alla fase iniziale. La strategia del governatore della Liguria si è rivelata in contrasto con le eseigenze della Sardegna. Perché i carabinieri del Nas di Cagliari hanno avviato un monitoraggio sulle aziende sarde che posseggono o possono produrre le mascherine. “In tale contesto – si legge in una nota dell’Arma -, i carabinieri hanno individuato presso l’area di stoccaggio del Porto Canale di Cagliari un container contenente un considerevole quantitativo di Dpi (Dispositivi per la protezione individuale) destinati per la rivendita a una farmacia all’ingrosso di Genova. Nella giornata di ieri il prefetto di Cagliari, Bruno Corda, su istanza della Regione Sardegna, preso atto delle risultanze degli accertamenti svolti dai Carabinieri del Nas di Cagliari e dell’indispensabilità del suddetto materiale per le strutture sanitarie della Regione nella gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19, disponeva di acquisire il predetto materiale mettendolo nell’immediata disponibilità dell’Autorità regionale”.
Il carico dal valore di 300 mila euro è stato così requisito e non raggiungerà i magazzini che la Regione Liguria sta organizzando per fronteggiare l’emergenza, con grande collaborazione tra pubblico e privato. “Il provvedimento è scaturito da indifferibili e urgenti necessità di sicurezza pubblica connesse alla salvaguardia della vita e della salute, considerata altresì la condizione di insularità del territorio sardo che ne aggrava ulteriormente il reperimento – conclude la nota dei carabinieri -. Tale sinergia tra la Prefettura, la Regione autonoma della Sardegna e l’Arma dei carabinieri ha permesso quindi di acquisire i predetti dispositivi sanitari, consentendo alle strutture preposte di implementare il materiale di consumo in uso presso le strutture di protezione civile ed ospedaliere impegnate per far fronte all’emergenza epidemiologica in Sardegna”.
“Saranno destinati al personale sanitario in servizio negli ospedali sardi i dispositivi di protezione individuale, tra cui mascherine, guanti e camici“, assicurano dalla Regione. “È materiale necessario per i nostri ospedali: non posso permettere che lasci l’isola – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas -. In questa fase di emergenza abbiamo il dovere di garantire i dispositivi di protezione ai nostri operatori sanitari che operano quotidianamente in prima linea. Ieri la Regione aveva chiesto l’intervento della Prefettura, e della questione si sono occupati i carabinieri del Nas”.
“Una decisione che ha posto giustamente le necessità pubbliche di questa emergenza davanti a tutto – aggiunge l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu -. Le istituzioni stanno lavorando in stretto raccordo. L’intervento del Prefetto di Cagliari e dei Nas, con i quali operiamo quotidianamente e su più fronti, è stato tempestivo ed efficiente”. La Regione – precisa la nota – ha comunque acconsentito che una parte dei dispositivi possa raggiungere Genova esclusivamente per la fornitura degli ospedali liguri in caso di comprovata difficoltà.