Si sposta in Gallura il team di medici militari accompagnato da quello della sanità civile dell’Ats. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, ricordando i numeri appena raggiunti nel Sassarese, la zona della Sardegna maggiormente colpita dal coronavirus, con circa millenovecento visite e 3.200 tamponi in 72 case di riposo e residenze sanitarie assistite. Da lunedì “i medici proseguiranno lo screening in trentanove strutture in Gallura dove si stima saranno effettuati ulteriori 1.300 tamponi“, annuncia Calvisi. Gli interventi programmati si svolgeranno nei comuni di Olbia, Aggius, Aglientu, Alà Dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Calangianus, La Maddalena, Luogosanto, Luras, Monti, Oschiri, Padru, Palau, Telti e Tempio Pausania.
Verranno sottoposte a screening tutte le strutture per anziani con più di 20 ospiti, ma su richiesta dei sindaci sarà possibile estendere l’intervento anche in realtà più piccole. L’invio di medici e infermieri militari presso le strutture sanitarie della Gallura “conferma ulteriormente il sostegno che la Difesa sta fornendo ai cittadini fin dal primo giorno dell’emergenza sanitaria – sottolinea Calvisi – la collaborazione e la sinergia si allarga ai distretti sanitari di Olbia, Tempio e La Maddalena. Un supporto garantito con elevata professionalità dalla sanità militare e che sta contribuendo alla gestione di questa emergenza sanitaria” . La Difesa proseguirà il rapporto di collaborazione con la Regione, sia attraverso il supporto di medici e infermieri, sia mediante il trasporto e la distribuzione di indumenti e materiali di protezione al Covid-19. Inoltre, continuerà a essere assicurato il trasporto aereo dei pazienti in bio-contenimento, “grazie all’impiego di un elicottero HH-212 dell’Aeronautica Militare, operativo presso la base aerea di Decimomannu”, conclude Calvisi.