Coronavirus, l’appello di 50 Comuni: “Vogliamo una data certa di riapertura”

“Subito una data di riapertura della Sardegna e una legge per la stagione 2020″. Lo chiede la Conferenza degli assessori comunali del Turismo in Sardegna, che si è riunita online per la seconda volta per ragionare sulla ripartenza del settore ricettivo nell’Isola. “Date certe per riaprire porti e aeroporti, protocolli chiari e applicabili per aerei, navi, hotel e ristoranti, tutto in una norma regionale con procedura d’urgenza dotata di fondi adeguati, per mettere in sicurezza turisti, operatori, cittadini e lavoratori e realizzare la stagione turistica”, è la richiesta contenuta in un documento che 50 Comuni turistici scrivono alla Regione, proponendo al presidente, Christian Solinas e all’assessore del Turismo, Gianni Chessa “un incontro urgente per tracciare la strada della ripresa e condividere un nuovo modello di sviluppo economico, sociale e culturale della Sardegna”.

Nata su iniziativa dell’assessore del Turismo di Santa Teresa di Gallura, Stefania Taras, la piattaforma cresce e resta aperta all’adesione di altre amministrazioni. Attualmente ne fanno parte Comuni di diverse parti dell’isola, da nord a sud, passando dalle coste occidentali a quelle orientali attraverso le zone interne. Alle istituzioni chiedono “risposte rapide” e “subito le risorse necessarie per attuare i protocolli di sicurezza”.

Il cartello degli amministratori locali chiede di “essere considerato da Regione e consiglio regionale come unico soggetto che può assicurare capillarità di intervento sui territori verso turisti, cittadini, operatori e lavoratori”. L’ultima richiesta è affinché “la Consulta permanente degli assessori del Turismo sia riconosciuta come interlocutore istituzionale essenziale, così da dare ai Comuni turistici le risorse finanziarie necessarie”.

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