La sanità sarda si prepara ad affrontare eventuali emergenze dovute al contagio del coronavirus e lo fa blindando il personale dell’Ats, l’azienda unica per la tutela della salute. Il commissario straordinario Giorgio Steri ha inviato una lettera in cui si comunica la sospensione di tutte le ferie “al fine di garantire un’adeguata gestione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie alla popolazione in tutte le strutture dell’Ats”. Per raggiungere l’obiettivo, dunque, è necessaria la “sospensione delle ferie in corso e di quelle programmate per tutto il personale del comparto amministrativo, tecnico e sanitario e dei dirigenti”. Per quanto riguarda situazioni familiari particolari, “verranno valutate caso per caso dalla direzione generale”. La decisione ha una decorrenza immediata, significa che da oggi la sanità sarda vuole poter contare su tutto il personale.
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Una decisione che ha suscitato qualche perplessità. Il primo a sollevare dubbi è stato Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, che precisando di non voler “polemizzare su un tema serio”, ricorda che è stato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, ad aver preso l’impegno davanti all’assemblea di “limitare ogni azione che potesse generare allarmismo perché il nemico dichiarato, oltre al contagio, è la psicosi del contagio“. Precettare tutto il personale rischia di essere “un’avvisaglia di pericolo imminente”, ma soprattutto si tratta di una decisione in controtendenza rispetto a quanto emerso durante la riunione del Consiglio regionale: “A questo punto mi chiedo che senso abbia avuto la discussione per parlare di questi temi – continua Agus – se poi, appena poche ore dopo, sono state attivate procedure diverse rispetto a quelle annunciate dall’assessore e discusse in aula”.
Protesta, invece, la Cgil che ha immediatamente inviato una richiesta di chiarimenti. Il segretario della Funzione pubblica di Cagliari, Nicola Cabras, sottolinea che la nota “sta generando non poche preoccupazioni e va in direzione contraria alle dichiarazioni di limitare ogni azione che possa generare ingiustificati allarmismi e alimentare il panico”.
