Continua la mobilitazione dei movimenti sotto il Consiglio regionale a Cagliari per dire no al deposito delle scorie nucleari in Sardegna. Ieri a tarda serata è arrivata la attesa visita dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio: un ulteriore segnale di vicinanza dal mondo della Chiesa dopo quelli giunti nei giorni scorsi. Il presidio andrà avanti sino alla fine della mattinata in attesa di eventuali decisioni da Roma sul dislocamento dei depositi. Ma, e anche gli organizzatori ormai ne sono consapevoli, difficilmente in giornata arriverà qualche notizia. Ispra e Sogin hanno sì concluso il loro lavoro con la valutazione delle compatibilità delle aree con la possibilità di stoccare le scorie. La relazione, secondo quanto si apprende, è stata consegnata al Governo. Ma il definitivo responso finale probabilmente arriverà nei prossimi mesi. La manifestazione va avanti con musica e interventi al microfono di militanti ed esperti. “Il vescovo ieri era qui – ha sottolineato Angelo Cremone, Sardegna Pulita – mentre Pigliaru ancora non si è visto”. Il fronte è comunque compatto e teme soprattutto i pericoli per la salute, anche per le future generazioni. Il coordinamento ribadisce che i sardi si sono già espressi contro il nucleare nel referendum del maggio 2011.