Contributi pubblici, la truffa milionaria. Affari illeciti di 51 imprese agricole

Sono durate tre anni le indagini della Guardia di finanza di Sassari che hanno portato alla luce un’articolata truffa ai danni del Bilancio nazionale e dell’Unione Europea. L’operazione denomiata ‘Saeptum’ (dal latino ‘recinzione’) ha fatto emergere un giro illecito da 1,6 milioni di euro nell’ambito dell’agricoltura che ha coinvolto 51 imprese e 174 persone che sono state denunciate. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme gialle di Ozieri hanno visto coinvolte numerose aziende agricole della zona del Logudoro sardo, beneficiarie di finanziamenti pubblici del ‘Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Sardegna, bando per ottenere un contributo pubblico, finalizzato a coprire una parte dei costi sostenuti per le recinzioni dei terreni aziendali (fino al 50 per cento degli importi dei lavori edili fatturati da terze imprese).

Gli approfondimenti eseguiti sulle pratiche di finanziamento e sulla documentazione bancaria relativa ai pagamenti effettuati a fronte della realizzazione delle opere edili, incrociati con le intercettazioni telefoniche sulle utenze degli indagati, hanno permesso di accertare che la quasi totalità delle opere finanziate figuravano come realizzate da altre aziende agricole (a loro volta, destinatarie dei medesimi finanziamenti) e non da imprese edili, come richiedeva il bando pubblico.

Più in dettaglio, le stesse aziende agricole beneficiarie (prive di dipendenti e che svolgono unicamente attività agricola) effettuavano in prima persona i lavori di edificazione delle recinzioni con costi decisamente più bassi rispetto a quelli che, poi, documentavano nella domanda di contributi pubblici attraverso false fatturazioni. Nel prosieguo delle indagini è emerso il ruolo principale svolto da un agronomo, esperto del mondo agropastorale, che ha curato l’elaborazione, in funzione di progettista e direttore dei lavori, dei progetti connessi alla sovvenzione mettendo in relazione le diverse aziende coinvolte, spesso localizzate a notevoli distanze. L’obiettivo era costituire un concreto ostacolo a eventuali verifiche incrociate da parte dei funzionari di Argea, incaricati del collaudo finale degli investimenti.

Dei 174 soggetti coinvoltii, 152 sono stati segnalati alla Procura di Nuoro e altri 22 a quella di Sassari: si tratta di titolari di aziende agricole beneficiarie dei contributi del Psr Sardegna Misura 121 nonché altre aziende agricole formali esecutrici delle opere di recinzione in favore delle prime, per i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e correlati reati di natura fiscale per false fatturazioni. Per quanto riguarda i finanziamenti ottenuti con la truffa è è stata inoltrata segnalazione di danno erariale alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Cagliari per complessivi euro 1.388.000 ed avanzata proposta di sequestro preventivo, anche per equivalente, alle competenti Procure della Repubblica presso i Tribunali di Sassari e Nuoro.

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