Contratto di servizio Rai, Siddi: “Nuovo ok per la lingua sarda”

“La Rai – in coerenza con quanto previsto dall’articolo 3, comma 1, lett. g) della Convenzione – è tenuta a garantire la produzione e distribuzione di trasmissioni radiofoniche e televisive, nonché di contenuti audiovisivi, anche in lingua sarda. Art.25, k) contratto di servizio”: è “un altro punto per il Sardo in Rai“, dichiara il membro del cda Rai Franco Siddi, nato a Samassi nel medio campidano in Sardegna.

“Ora bisogna lavorare per una specifica convenzione e un progetto operativo da concordare con la Regione Autonoma della Sardegna. In quella sede è importante definite gli oneri a carico dello Stato. C’è ancora da fare ma una strada è aperta”, conclude in una nota Siddi.

“In questa legislatura, che volge ormai all’epilogo, la battaglia condotta in Senato da me, Silvio Lai ed Emilio Floris, unitamente alla presenza nel c.d.a. Rai di Franco Siddi, ha consentito di conquistare una posizione di miglior vantaggio del Sardo sulla rete nazionale di servizio pubblico – ha dichiarato Luciano Uras – equiparando attraverso specifiche norme la lingua sarda alle altre più tutelate delle minoranze nazionali dell’Italia del nord, come tedesco, francese, ladino, e sloveno. Il prossimo contratto di servizio fa, all’articolo 25 lett. K, un ulteriore passo in questa direzione. Rimane purtroppo il rammarico di non aver ancora ratificato, dopo oltre 25 anni, in Parlamento la Carta Europea delle lingue minoritarie e regionali e di non aver potuto riconoscere la dignità che merita la lingua catalana della comunità algherese. Un obiettivo che intendiamo perseguire e sostenere in qualunque ambito politico saremo impegnati, nel territorio o nelle istituzioni”.

 

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