(M.Z.)
Il Consiglio regionale compatto contro la chiusura delle filiali del Banco di Sardegna. L’assemblea di via Roma ha accolto le sollecitazioni dell’Anci Sardegna, approvando all’unanimità un ordine del giorno unitario per chiedere alla Regione di supportare supportare le “legittime rivendicazioni dei Comuni di Nughedu, Anela, Mara, Bultei, Cargeghe, Oniferi, Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas, Sini, Putifigari, Silius, Tutti, Siddi, Gesico e Guamaggiore, per scongiurare la chiusura degli sportelli bancari del Banco di Sardegna”. La richiesta del presidente Anci, Emiliano Deiana, partiva dal fatto che le 20 chiusure previste dall’istituto bancario del gruppo Bper sono previste “prevalentemente in piccoli centri dove l’impatto negativo sulla cittadinanza è ancora più forte”.
Questa logica va in controtendenza rispetto agli impegni delle istituzioni per favorire un ripopolamento e un rilancio delle zone interne, valorizzando le piccole comunità che invece verrebbero penalizzate dalla perdita di servizi. L’appello dell’Anci era stato raccolta dai consiglieri regionali e ieri sono arrivati in Aula due ordini del giorno, uno di Fausto Piga di Fratelli d’Italia e l’altro di Daniele Cocco di Leu. Durante la seduta il presidente del Consiglio, Michele Pais, ha preferito accorpare i due documenti in uno unitario. Si è così arrivati all’approvazione all’unanimità e adesso sarà la Giunta regionale di Christian Solinas a poter trattare per evitare la chiusura delle filiali nei piccoli centri dell’Isola.