Scorretta fatturazione, il Consiglio di Stato riduce la multa ad Abbanoa

Il Consiglio di Stato ha ridimensionato la sanzione comminata dall’Antitrust ad Abbanoa per la parte riguardante le pratiche commerciali giudicate scorrette legate alla fatturazione, facendo esplicito riferimento anche ai conguagli regolatori, le cosiddette partite pregresse. La sanzione di circa un milione e 100mila euro, che risale a due anni fa, è stata ridotta a 680mila euro. Lo rende noto lo stesso gestore del servizio idrico in Sardegna.

“I giudici di Palazzo Spada – dice Abbanoa – hanno confermato quanto rivelato dall’Authority competente sui servizi idrici”. Nella sentenza è scritto: “L’Autorità di regolazione, anche sulla base delle informazioni raccolte nell’ambito dell’attività ispettiva e di vigilanza autonomamente condotta ai fini del costante monitoraggio degli operatori, ha segnalato che Abbanoa rispetta la disciplina di settore in merito alle comunicazioni all’utenza in ordine alle tariffe applicate; rispetta la disciplina di settore sia con riferimento ai conguagli (c.d. partite pregresse) che con riferimento alla applicazione c.d. ‘retroattiva’ delle tariffe e alle procedure di rateizzazione dei consumi; rispetta la normativa in merito alla fatturazione dei consumi presunti e, soprattutto, effettua la lettura periodica delle utenze secondo quanto previsto dalla Carta del Servizio”.

Secondo la società, “le uniche contestazioni rimaste in piedi riguardano due aspetti non di carattere generale ma legati al trattamento fino al 2013 di determinate fattispecie: il subentro in un’utenza gravata da morosità e la gestione dei cosiddetti reclami ‘fuori format’. Nel primo caso ad Abbanoa si contestava la rigidità nella gestione delle pratiche, che comunque era dettata dall’alto tasso di morosità che interessa la Sardegna: in numerosi casi erano stati rilevati subentri fittizi per eludere il pagamento delle bollette pregresse. Il maggiore controllo era dettato proprio dall’esigenza di arginare i tentativi di non pagare da parte di chi fino a quel momento aveva comunque beneficiato del servizio”.

 

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