Connessione Internet, il buco sardo: senza pc a casa il 23,5% dei giovani

Sono sempre meno i giovani che vanno oltre il diploma. Secondo uno studio di Openpolis su dati Istat 2017, la Sardegna è la regione che fa registrare il numero più alto di rinunce all’accesso universitario: 21,2 per cento nella fascia 18-24 anni, contro il 14 per cento di media nazionale, che scende al 10 nel Nord. Secondo lo stesso report, il 20 per cento dei ragazzi italiani del Mezzogiorno, non possiede un pc o un tablet. In Sardegna si sta addirittura peggio: il 23,5% dei ragazzi non ha una connessione Internet a casa, e per quasi il 40 per cento di coloro che possono connettersi la velocità non raggiunge i 30Mbps, necessari per partecipare senza problemi alle videolezioni. Il risultato è che la generazione nativa digitale è bravissima a usare gli smartphone, ma fatica coi computer.

“Si tratta di due dati che sono già fortemente legati, dal momento che al giorno d’oggi gli strumenti informatici e la connessione sono fondamentali nella formazione – spiega il presidente di Acli Cagliari, Mauro Carta -. Ma nel periodo post Covid, il non essere in grado di avere accesso alla rete potrebbe tradursi nell’impossibilità effettiva di prendere parte alle lezioni con profitto: l’esperienza del lockdown ha già mostrato con brutale chiarezza le difficoltà che hanno dovuto affrontare le famiglie alle prese con la formazione a distanza e lo smart working (il lavoro agile da casa), tra condivisione di dispositivi, lentezza delle reti, mancanza di competenze di base”.

Già da aprile scorso le Acli di Cagliari si sono attivate per offrire S.o.s. Informatica, un servizio di supporto tecnologico gratuito per lo smart working, l’e-learning (lezioni online), le piattaforme di web conference, il file sharing professionale (condivisione dei contenuti), i software di accesso remoto e, molto importante, la sicurezza informatica. Il servizio, raggiungibile gratuitamente via mail all’indirizzo sosinformatica@aclicagliari.it oppure al numero di telefono 3515939617 attivo esclusivamente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.

È chiaro che senza investimenti importanti sul territorio, nelle scuole e nella formazione di docenti e alunni si rischia di andare incontro a un’impennata dei dati sull’abbandono scolastico nel prossimo futuro. “Il decreto Cura Italia ha messo a disposizione a livello nazionale 85 milioni di euro per dotare le scuole di dispositivi e per formare il personale. A questi si aggiungono altri 80 milioni del Piano operativo Miur per l’acquisto di dispositivi informatici (1,6 milioni per la Sardegna). Ma questi fondi potrebbero non essere sufficienti – conclude Carta – dal momento che la situazione di partenza dell’Isola fa registrare (dati Ocse): 39,9 alunni per pc in classe (media nazionale 41), 356,9 alunni per dispositivo mobile (media nazionale 62,80); 11 alunni per pc nei laboratori (media nazionale 11,6), 8,4 alunni su ecnologie totali (media nazionale 7,90)”.

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