Coniugi morti in villetta, rete del gas sotto accusa. La nonna sopravvissuta parla col nipote

Una famiglia distrutta, uno studente universitario che in pochi istanti ha perso entrambi i genitori. E adesso c’è un signore anziano, Duccio Ibba, 90 anni, padre di Marilena, la donna morta sotto le macerie insieme al marito Guglielmo Zedda, che è ricoverato in condizioni gravissime. Intanto a Tiana la rete del gas finisce sotto accusa perché la potenza della deflagrazione che ha ridotto in macerie la villetta appena fuori dal centro abitato non può essersi sprigionata dal bombolone, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri, Elvio Sabino Labagnara.

Si può sintetizzare così il crollo della villetta a Tiana, dove ieri sera, quando i cani hanno localizzato il corpo di Guglielmo Zedda, 59 anni, è finita ogni speranza. Meno di due ore prima i vigili del fuoco avevano recuperato da sotto le macerie il corpo della moglie, Marilena Ibba, 58 anni, la prima vittima della tragedia.

A Tiana è tornato ieri, in fretta e furia, Alessio Zedda, lo studente di 21 anni figlio della coppia morta. Il giovane è rientrato a casa da Sestu, dove vive quando frequenta la facoltà di Ingegneria a Cagliari. Alessio ieri ha parlato con l’unica persona della famiglia che ha potuto ascoltarlo, la nonna Eugenia Madeddu, 83 anni, che resta in ospedale ma le sue condizioni sono migliorate rispetto a ieri.

Al momento non è dato sapere da dove sia partita l’esplosione. La coppia deceduta viveva al piano di sopra, mentre la signora Eugenia e il marito Duccio sotto, nell’appartamento rimasto disabitato per quindici giorni, quando la coppia di anziani è partita per una crociera. Ieri alle 7,49 l’esplosione che non ha lasciato nulla della villetta. Lui carabiniere in pensione, lei maestra elementare per una vita.

Guglielmo Zedda era un dipendente della Tim e a quell’ora era pronto per andare al lavoro. Marilena Ibba, invece, lavorare nel Terzo settore, era la presidente della cooperativa sociale Janas e a Tiana è stata assessora ai Servizi sociali dal 2015 al 2020. La famiglia era molto conosciuta. Zedda e la Ibba facevano anche parte del coro polifonico.

Adesso c’è spazio solo alle indagini. L’ipotesi che la rete cittadina del gas sia parte in causa della tragedia è al vaglio degli inquirenti. Distrutto il sindaco di Tiana, Pietro Zedda, che ha annullato l’appuntamento con Cortes Apertas. Dai vigili del fuoco, attraverso il comandante Antonio Giordano, è arrivata un’altra certezza: “L’esplosione è partita dai piani passi e ha tirato giù l’intera palazzina”. La potenza della deflagrazione ha fatto finire alcuni detriti a centinaia di metri dalla villetta.

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