Confesercenti Sardegna annuncia una dura battaglia contro la riforma dei voucher del ministro del Lavoro. Poi attacca la Cgil che ha proposto il referendum per cancellarli: “i voucher li usano anche i sindacati”. “Eliminare in pochi giorni i voucher per le aziende, confrontandosi esclusivamente con la Ccgi, limitando di fatto il lavoro accessorio esclusivamente alle famiglie e per imprenditori o professionisti senza dipendenti – spiega l’associazione – lascerà senza risposte tutte quelle prestazioni occasionali che anche in alcune tipologie di imprese, in particolar modo nel settore turistico, non possono essere inquadrate in rapporti di lavoro tradizionale”, denunciano i vertici dell’associazione di categoria.
“Appiattirsi sulla propaganda della Cgil sarebbe frustrante, disonorevole e da incapaci – sottoline Carlo Amaduzzi presidente AssoHotel di Confesercenti Sardegna – l’imprenditore non vuole essere costretto ad attuare nessun tipo di ‘marchingegno’ o il ‘nero’ quando deve sostituire due addetti alle pulizie in malattia o quando deve rinforzare per l’arrivo imprevisto di un pullman di vacanzieri per due giorni”. Sarebbe sufficiente – suggerisce il direttore dell’associazione Gian Battista Pinna – che il costo del voucher non fosse svincolato dalla durata della prestazione ma rapportato al costo orario effettivo previsto dai contratti nazionali, anzi che magari costi un pò di più, proprio grazie al suo carattere di eccezionalità”.