Confartigianato imprese Sardegna: “Molti abusivi tra gli impiantisti”

Elettricisti, idraulici, domotici, termoidraulici, manutentori di ascensori, scale mobili e impianti a gas ma anche installatori di circuiti d’allarme e videosorveglianza. Un settore, quello dell’impiantistica, anche in Sardegna che soprattutto negli ultimi anni, sta soffrendo la crisi e dove, secondo Confartigianato Imprese Sardegna, ci sono sempre più abusivi che eseguono lavori nelle abitazioni senza rispettare i requisiti di sicurezza.

In particolare secondo i dati dell’associazione, al primo trimestre 2018 le imprese di questo settore nell’isola sono 4.261 e il 70,2% sono artigiane che danno lavoro a 5.381 persone. Nel comparto Installazione di impianti elettrici sono 1.692, il 66,9% delle 2.530 imprese totali del settore e rispetto allo stesso periodo del 2017 si registra una flessione del1’1,3%. Le imprese del comparto Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria sono 1.141, il 78,3% delle 1.457 imprese totali del settore (-0,3% rispetto al 2017).

Altri lavori di costruzione e installazione sono 155, il 59,6% del numero totale di imprese del settore e rispetto al primo trimestre 2017 registrano un incremento dell’1,3%. Gli addetti nel settore delle installazioni in Sardegna sono 5.381, di cui 2.424, il 45,1% del totale, sono lavoratori dipendenti e 2.956, il 54,1% del totale, sono indipendenti. “Non è più accettabile che personaggi improvvisati o con poche ore di corso in negozio o, addirittura, seguendo dei video tutorial sui canali web – denuncia Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – abbiano la presunzione di aver acquisito la competenza impiantistica e la cultura della sicurezza delle aziende che, negli anni, si sono formate, certificate, aggiornate. Abbiamo il dovere di sensibilizzare i clienti anche sui rischi per la sicurezza da parte del committente. Questo è un nostro impegno quotidiano”.

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