Trasporti e infrastrutture, credito e incentivi, energia, innovazione tecnologica e digitalizzazione, lavoro e formazione, crisi demografica e spopolamento, burocrazia e semplificazione amministrativa: sono i 7 punti cardine per lo sviluppo dell’Isola visto dai 34mila artigiani sardi e dai circa 100mila occupati, attraverso il Manifesto di Confartigianato Sardegna stilato in occasione delle prossime elezioni regionali del 2024. Il documento “programmatico” degli artigiani è stato presentato oggi a Sassari, durante l’assemblea regionale dell’associazione artigiana che ha analizzato anche i dati del comparto nel 2023.
“Nella fase di ascolto – ha spiegato Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato Sardegna – abbiamo incontrato e coinvolto gli artigiani dei vari comparti, ascoltando le richieste che abbiamo sintetizzato nel Manifesto di Confartigianato. Ogni punto – ha aggiunto Serra – mira a sostenere e far crescere l’artigianato sardo”.
Durante l’assemblea è stato presentato anche il dossier “Intelligenza artigiana – Il contributo delle imprese artigiane all’economia della Sardegna”, con dati e numeri del settore: “Abbiamo 109mila piccole e medie imprese, di cui 34mila artigiane, con 250mila addetti, equivalente a quasi dai 4 miliardi di euro di valore aggiunto, il 13% di tutto quello prodotto in Sardegna”, ha commentato Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato imprese Sardegna.
Dal settore delle costruzioni, autotrasporto e autoriparazione, fino ai servizi alla persona e digitali, alimentazione e ristorazione, moda, pulizie e tutela del paesaggio e
tipico e tradizionale: “I dati dicono come il comparto sia cresciuto”, ha spiegato Lai durante i lavori. “Per questo – ha concluso – c’è bisogno che la legge regionale 949, che riguarda gli artigiani sardi, diventi strutturale e torni a essere agile e rapida come in passato. Lo strumento, in 4 anni, con il nostro contributo, ha erogato oltre 80milioni di euro di sostegni alle imprese del settore”.