Compravendita giocatori, le nuove norme sull’evasione salvano Cellino

Assolto perché il fatto non è più previsto come reato. Si è chiuso con la sentenza del giudice del Tribunale di Cagliari, Sandra Lepore, il processo per la compravendita dei calciatori Alvarez e Bizera nel quale era imputato per evasione fiscale l’ex presidente del Cagliari Calcio, Massimo Cellino. A seguito di una recente modifica delle soglie sulla punibilità penale delle presunte evasioni, entrata in vigore in ottobre, il giudice ha dunque fatto cadere tutte le contestazioni al patron del Leeds. L’inchiesta era nata da un accertamento dell’Agenzia delle entrate sull’anno 2007, quando emersero irregolarità di tipo finanziario nel trasferimento dei due giocatori. Difeso dall’avvocato Giovanni Cocco, Cellino aveva presentato un pronunciamento della Commissione tributaria che avrebbe già dato ragione, ridimensionando la contestazione fiscale sotto la soglia penale. Ora il decreto, entrato in vigore a ottobre, ha modificato anche i criteri delle cosiddette “spese inerenti”, da qui la decisione del pubblico ministero Andrea Massidda di associarsi alla richiesta di assoluzione sollevata dal difensore.

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