Compravano le ragazze in Ungheria – letteralmente, pagando un emissario – e poi le costringevano a prostituirsi in appartamenti a Nuoro per soddisfare una clientela fatta soprattutto di clienti facoltosi e professionisti. Ma questa mattina la polizia ha messo fine ala loro attività.
Gli agenti della squadra mobile, coordinati dal dirigente Paolo Guiso, hanno sottoposto a fermo Salvatore Cualbu, 37 anni e l’Ungherese Erzsebet Holecsko, 36 anni, conviventi, entrambi residenti a Olbia. I decreti di fermo sono stati emessi dalla Dda di Cagliari. Le accuse contestate sono tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione (sotto a destra la foto della conferenza stampa di questa mattina).
I due reclutavano le giovani prostitute in Ungheria utilizzando le amicizie e i legami di parentela della 36enne. Almeno cinque le ragazze arrivate in Italia, alcune delle quali sono state letteralmente comprate. In un caso è stato accertato il pagamento di 250mila fiorini. Denunciati in stato di libertà i proprietari di alcuni appartamenti in cui le giovani lavoravano. È stato infatti accertato che erano a conoscenza dell’attività di prostituzione che si svolgeva nelle case tanto che chiedevano affitti maggiorati.
I due fermati, facevano dormire le ragazze in una stanza all’interno di un canile, una specie di prigione – anche se avevano la possibilità di uscire sempre però sotto controllo – dotata di telecamere che seguivano ogni loro movimento. Secondo quanto accertato dagli investigatori della Squadra Mobile di Nuoro, l’attività della coppia durava da almeno quattro anni. Grazie alle conoscenze di Erzsebet Holecsko nel paese di origine e con l’aiuto di un’altra organizzazione criminale in Ungheria, compravano le ragazze pagandole 250mila fiorini, pari a circa mille euro.
Qualcuno le andava a prendere e poi le accompagnava in Sardegna. Le giovani alloggiavano nel canile-prigione individuato a Olbia, dotato appunto di telecamere e muri altissimi. Gli aguzzini abitavano a circa 500 metri e controllavano ogni singolo movimento con un sistema di videosorveglianza. Le ragazze potevano uscire solo dopo aver chiesto il permesso e aver detto dove intendevano andare e quando avrebbero fatto rientro. Giornalmente venivano portate da Olbia a Nuoro in due appartamenti dove venivano costrette a prostituirsi. I clienti, spesso uomini facoltosi e professionisti, pagavano per le prestazioni dagli 80 ai 350 euro, il prezzo mutava dal tipo di richiesta – pagamento superiore per rapporti non protetti – e in base alla durata. Di quel denaro alle giovani donne rimanevano solo pochi soldi, il resto dovevano consegnarlo alla coppia.
Terminata la giornata venivano riaccompagnate a Olbia nel canile-prigione, dove questa mattina è stata trovata una delle ragazze. Nel corso delle indagini la Polizia ha effettuato diversi controlli nei due appartamenti nuoresi costringendo la coppia a cercare case a luci rosse. Salvatore Cualbu e Erzsebet Holecsko risultano al fisco nullatenenti, ma giravano a bordo di una Mercedes da 100mila euro e una costosa Nissan. Nella loro abitazione sono stati sequestrati documenti, appunti sul traffico di prostitute, ma anche cocaina e viagra.
Ma.Sc.
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