La Procura di Cagliari, con il pm, Guido Pani, ha ribadito davanti al collegio del Tribunale fallimentare presieduto dal giudice, Ignazio Tamponi, la richiesta di fallimento della società Nuova Iniziative Coimpresa, del gruppo Cualbu.
Nei primi anni Duemila l’impresa aveva ottenuto l’autorizzazione a realizzare un intervento residenziale a Tuvixeddu, nei pressi di Sant’Avendrace, a ridosso di una delle necropoli puniche più estese del Mediterraneo.
L’intervento era stato bloccato nel 2006 dalla Giunta guidata dal governatore, Rento Soru, che aveva esteso i vincoli. A seguito di una serie di dispute legali e arbitrati, la Coimpresa aveva incamerato 78 milioni di euro per il progetto poi cancellato, ma la battaglia giudiziaria si era chiusa davanti alla Cassazione che aveva annullato i lodi arbitrali, sancendo che la società dovesse restituire alla Regione i soldi ricevuti, ormai diventati oltre 83 milioni di euro.
Dal canto suo, Coimpresa ha rivendicato danni per oltre 100 milioni. Ora i giudici sono a riserva, ma nel frattempo le trattative tra la società a la Regione sarebbero ripartite e con un accordo potrebbe far venire meno anche l’eventuale rischio di fallimento.