Affetta da un tumore al sistema linfatico, aveva prima cercato di curarsi con la chemioterapia, poi l’aveva abbandonata per un sistema naturale basato su frutta e caffè, e quando il male si era ripresentato, sei mesi fa, aveva nuovamente fatto ricorso alle cure tradizionali, ma non sono servite. Una maestra elementare di Cagliari, è morta a soli 49 anni, dopo aver tentato una cura alternativa alla chemioterapia.
La storia della 49enne, destinata a far discutere, è riportata oggi dal quotidiano “L’Unione Sarda”. La maestra, scoperto il tumore, nel 2002 si sottopone ai cicli di chemioterapia e a un trapianto di midollo nel tentativo di bloccare l’avanzata del male. Ma le cure tradizionali non hanno successo. La maestra decide quindi di tentare strade alternative. Individua una possibile terapia, quella scoperta e mai riconosciuta dalla medicina tradizionale da Max Gerson, una cura naturale basata su una dieta vegetariana a base di frullati di frutta fresca e clisteri di caffè. Terapia che avrebbe dovuto disintossicare l’organismo, facilitando i processi di guarigione. La cura per circa due anni sembra fare effetto, ma sei mesi fa il umore si ripropone. A quel punto la maestra decide di tentare nuovamente con la chemioterapia, ma le cure non riescono a debellare la malattia che l’ha portata alla morte. Dopo la sua scomparsa rimane il dubbio su come sarebbe cambiato il quadro clinico se avesse scelto di proseguire con la chemioterapia invece di affidarsi a una cura alternativa, come fatto da altre due donne poi decedute a Rimini e Padova.