Coda polemica dopo il corteo dei tifosi napoletani a Cagliari

Scia polemica all’indomani della partita tra il Cagliari e il Napoli, non tanto per quanto è accaduto sul campo da gioco, quando fuori dallo stadio. A far scoppiare la polemica è il corteo dei tifosi napoletani che hanno attraversato il centro della città, intonando cori contro Cagliari. La polizia ha scortato i tifosi, ma ovviamente non è stato semplice gestire l’ordine pubblico fuori dallo stadio. E proprio il piano di sicurezza è finito nel mirino delle critiche ma, come riportato dall’Unione Sarda il questore, Paolo Rossi, ha sottolineato che “far salire i tifosi napoletani sul bus controvoglia sarebbe stato peggio ed è stata evitata la guerriglia urbana”.

La polemica, come spesso accade, ha avuto i social come principale piattaforma di scambio. “Prima gli scontri, gli insulti ai sardi e ai cagliaritani, poi tentano di infilarsi nella sede dell’Unione Sarda creando panico. Ah.. gli diamo la possibilità di attraversare la città e arrivare in via Roma – scrive su Facebook il consigliere comunale del Pd a Cagliari, Fabrizio Marcello – Che fine ha fatto la sicurezza promessa in campagna elettorale? Questo è un oltraggio alla città, è sbeffeggiare la città”.

Critiche anche da Fdi, il partito che esprime il sindaco Paolo Truzzu. “La scelta di consentire ai tifosi napoletani di poter sfilare liberamente per le strade della città di Cagliari appare quantomeno inopportuna, anche alla luce degli episodi del passato”, dichiara il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Marco Porcu. E il deputato Salvatore Deidda chiede lumi alla ministra dell’Interno: “Immagino che la ministra Lamorgese vorrà rispondere alla nostra interrogazione e offrire delle spiegazioni convincenti a tale gravissima falla organizzativa”.

Tre denunce e un arresto. È il bilancio provvisorio degli scontri avvenuti prima e dopo la partita di ieri Cagliari-Napoli, tensioni iniziate con il corteo lungo le strade cittadine organizzato dai supporter partenopei e finito con il lancio di fumogeni e oggetti contro la curva ospite e contro la polizia da parte dei tifosi del Cagliari.

Gli agenti della Digos hanno arrestato un 32enne cagliaritano della tifoseria degli Sconvolts, sorpreso a lanciare pietre e bottiglie al termine del match. L’uomo deve rispondere di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti durante le manifestazioni sportive. Anche i tre denunciati appartengono agli Sconvolts e fanno parte di un gruppo che ieri pomeriggio si è appostato all’interno della stazione ferroviaria in attesa dell’arrivo dei tifosi ospiti.

Gli ultrà sono stati però anticipati dall’intervento degli agenti del Reparto mobile che li hanno bloccati e sono stati denunciati per tentata rissa. Gli agenti della Digos stanno adesso recuperando e visionando i filmati effettuati ieri sera fuori e dentro lo stadio per identificare tutte le persone che hanno preso parte agli scontri.

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