Claudia Murroni, prima officiante laica di Sardegna: “Così sposo gli stranieri nella mia terra”

Che sia stata (anche) un’atleta non lo si capisce solo dal fisico, ma dalla sua tenacia e determinazione. I 400 ostacoli, Claudia Murroni, li ha corsi soprattutto nella vita. A una velocità insolita per una ventenne di buona famiglia con l’urgenza di arrivare presto al successo. Così, dopo la laurea in Scienze politiche, la scelta della cinque volte campionessa regionale è stata quella di partire e andare a vedere che aria tirava dall’altra parte del mare. A Londra, soprattutto, ma anche a Barcellona.

Un viaggio durato diversi anni, con lunghe esperienze nel business dell’organizzazione degli eventi. Poi, ineluttabile, il mal di Sardegna. “Quello che ti frega al Nord è l’assenza di luce. Oltre all’orizzonte ti si ingrigisce anche l’anima”. Così nel 2006, poco più che trentenne, assieme a Vittoria Serena, compagna di studi e amica del cuore, torna a Cagliari con un bel gruzzolo e un’idea che le permette la svolta: organizzare via Internet matrimoni per stranieri. “A Londra era un’attività di prassi, qui da noi una realtà sconosciuta. Anche la Sardegna però all’epoca era semisconosciuta. Il mio datore di lavoro britannico pensava addirittura che l’Italia finisse in Sicilia…”.

Fondamentale nel progetto di Claudia e Vittoria è stata la Rete. “Lo abbiamo capito subito che il nostro business passava dal web. Agli inizi abbiamo avuto diverse difficoltà a realizzare il sito, a spiegare ai nostri fornitori di cosa si trattasse, che vendevamo suggestive location sarde agli stranieri che volevano organizzare il loro matrimonio in Sardegna. Vallo a spiegare al fioraio o al panettiere di San Benedetto che avevamo bisogno anche del loro aiuto. Ci prendevano per due matte”.

WeddingSardinia, questo il nome della società, (https://www.weddingsardinia.com/, tel. 070.4560793), si rivela da subito l’uovo di colombo. “Il primo cliente è stato un ragazzo di Sant’Antioco emigrato a Birmingham. Era estate, faceva un caldo pazzesco, e lui a tutti i costi ha voluto indossare il costume sardo. La moglie londinese, non è stata da meno: a Sant’Antioco, nel giardino del Museo archeologico, ha voluto essere accompagnata a bordo di un cab”.

Sono molte le coppie incontrate da Claudia, che in cinque anni ha organizzato almeno un centinaio di matrimoni. C’è  l’angloindiano che ha voluto celebrare il rito al Cala di Volpe arrivando vestito da sposo a bordo di un gommone e c’è la coppia di russi che si è sposata su un veliero d’epoca ormeggiato nella baia di Portoscuso. Ognuno ha le proprie esigenze, richieste, preghiere per il giorno più speciale della vita. “I preparativi possono durare anche un anno: ci occupiamo della pratica dei documenti, della scelta del luogo, della macchina, del vestito, del trucco o del bouquet della sposa. Una bella fatica ma le soddisfazioni non mancano, anche quelle economiche”.

Matrimoni da favola sono stati celebrati nel faro e nella fortezza sul mare di Villasimius, nella torre di Calasetta, sulle spiagge della Costa Smeralda, in quelle del sud Sardegna, negli stazzi immersi tra i boschi della Gallura, e nelle ville private. Al cinquanta per cento si tratta di matrimoni civili, l’altro cinquanta per cento sono cerimonie laiche. Anche Claudia, seguendo i riti del matrimonio laico-umanista, è diventata officiante. L’unica di tutta la Sardegna.

“Sembra uno scherzo, ma non lo è. Il matrimonio laico-umanista è un istituto nordeuropeo, molto diffuso nei paesi non cattolici: alla firma in municipio segue una cerimonia privata che i due sposi possono personalizzare e che prevede la presenza di un officiante laico. In pratica una cerimonia che non ha assolutamente nulla di liturgico, ma al contrario una umanissima voglia di divertirsi. In alcuni paesi come l’Australia, il Canada, la Norvegia ha valore legale: in Italia, ovviamente no. Anche i giovani sardi però stanno iniziando a celebrarlo. Alla faccia della crisi”.

Donatella Percivale

(Nelle galleria fotografica Claudia Murroni e alcuni dei matrimoni organizzati dalla sua società)

 

 

 

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