Si è presentata agli imbarchi dell’aeroporto di Cagliari-Elmas con in mano il passaporto di una giovane donna coreana, pensando di riuscire a superare i controlli e salire senza problemi sul volo diretto a Londra. Ma gli agenti della Polaria si sono accorti che tra la foto del documento e il volto della passeggera c’erano alcune differenze. Così per Yu Pi Yin-Tu, 27 anni, alisas Yu Pinying, cittadina cinese, si sono aperte le porte del carcere.
La donna è accusata di aver fornito false attestazioni sull’identità personale e ricettazione. Gli uomini della Polaria si sono subito accorti delle piccole differenze tra la foto del passaporto coreano e il volto della ragazza che avevano di fronte. Hanno quindi deciso di interrogare la giovane, utilizzando un traduttore simultaneo, scoprendo così che non parlava il coreano. Il passaporto è risultato rubato due anni fa in Spagna. Messa con le spalle al muro, la cinese ha confessato di aver acquistato il documento il 7 giugno scorso alla stazione Termini di Roma, pagandolo 900 euro. La cinese è stata arrestata: già processata, ha scelto il rito abbreviato ed è stata condannata a un anno di reclusione e al pagamento di 600 euro di multa. Di lei si sta ora occupando l’ufficio immigrazione.