Cimitero di Sassari, “guerra delle tumulazioni”: scontro imprese-Comune

E’ stata una settimana di tensione nel cimitero comunale di Sassari. Nel luogo dove riposano personaggi come Antonio Segni e Francesco Cossiga si sta consumando una vera e propria “guerra delle tumulazioni“. Uno scontro senza precedenti, che coinvolge in maniera diretta l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Sanna (Pd) e la cordata di imprese guidate dalla ditta Sacramati che hanno in concessione l’ampliamento del nuovo cimitero in regime di project financing. L’episodio più grave si è avvenuto lunedì, con la protesta dei lavorati di Sacramati (e di una seconda ditta, la Montresori), che hanno bloccato una tumulazione per contestare il mancato pagamento di 750 mila euro da parte del Comune. L’amministrazione ha risposto con fermezza: è intervenuta addirittura la Polizia municipale, che ha consentito alla ditta Altair, che ha in gestione temporanea la parte “vecchia” dell’area cimiteriale, di procedere con il servizio. Il blitz, in ogni caso, ha creato non poco imbarazzo per i parenti del defunto e, più in generale, per tutti i parenti dei defunti in attesa di una tumulazione.

Oggi l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Ottavio Sanna, presente durante il blitz di lunedì della Municipale, torna su quanto accaduto tramite un post pubblicato su Facebook. “Ho chiesto scusa alla famiglia che ha assistito al blocco della tumilazione del proprio caro”. Più tardi, tramite un comunicato stampa, lo stesso assessore rassicura i cittadini. “Da lunedì, dopo il necessario intervento in via sostitutiva dell’amministrazione comunale, i servizi cimiteriali sono ripresi regolarmente e si sta procedendo con le operazioni di tumulazione nei loculi del nuovo cimitero. L’amministrazione comunale è intervenuta dopo aver inviato due ordini di servizio all’ati che ha in concessione l’ala nuova. Le operazioni cimiteriali – ribadisce Ottavio Sanna – sono un servizio essenziale e non è possibile tollerare alcuna interruzione. Per questo motivo, in piena emergenza, l’amministrazione si è trovata costretta a intervenire per non creare disagi ai cittadini”.

Il punto di vista dell’assessore è chiaro: sono già stati versati circa 445 mila euro all’Ati e la nuova tariffa di 180 euro deve essere applicata solo dal 2015, non per gli anni precedenti. “Dagli uffici ci fanno sapere che dal 2009 al 2015 per le tumulazione e altri servizi in tutto il complesso cimiteriale nulla in più sarebbe dovuto, rispetto a quanto era già stato pattuito con un prezzo forfettario annuo di 700 mila euro con Iva”. Nella relazione predisposta dal settore Lavori pubblici si legge che le “prestazioni di contratto venivano regolate sulla base della Carta dei Servizi, tanto è vero che, fino al novembre 2015 l’ati non ha mai richiesto alcun compenso, né proposto alcuna variazione delle tariffe per l’esecuzione delle operazioni cimiteriali nell’ambito del project financing del nuovo cimitero”.

“Ci auguriamo che in tempi stretti si arrivi a ricomporre la questione – afferma l’assessore Ottavio Sanna –. In considerazione del fatto che era necessario un adeguamento dei costi, proprio a novembre è stato siglato un accordo attraverso il quale è stato indicato in 180 euro più Iva il costo per effettuare le operazioni cimiteriali. A dimostrazione che l’amministrazione comunale è venuta incontro alle richiesta dell’ati, calmierando però le pretese della ditta che arrivavano fino a 315 euro, tutte a carico dei cittadini”. Ma l’ati non sembra d’accordo su queste cifre e ha già dichiarato di essere pronta a rivolgersi alla Procura della Repubblica tramite i propri legali. Intanto la vicenda è destinata ad approdare nell’aula del Consiglio comunale. Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Ducale, Manuel Alivesi, ha già depositato un’interpellanza con cui chiede al sindaco Nicola Sanna di spiegare in aula ciò che sta accadendo tra le mura del cimitero.

Michele Spanu
Twitter @MicheleSpanu84

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