Ciclone Cleopatra, una ferita ancora aperta dopo 11 anni: cerimonie e incontri per ricordare le 19 vittime

Sono trascorsi undici anni dal 18 novembre 2013, quando il ciclone Cleopatra si abbatté con violenza sull’Isola, lasciando dietro di sé morte e distruzione. La Gallura e tutta la Sardegna non dimenticano. La giornata di domani sarà dedicata al ricordo delle 19 vite spezzate e alla riflessione. Diversi gli appuntamenti organizzati per non dimenticare quella tragedia e per evitare che eventi come quelli si ripetano ancora.

Il ciclone Cleopatra devastò soprattutto il nord-est dell’isola, Olbia e Arzachena, ma non risparmiò il Nuorese, l’Oristanese e il Medio Campidano. Diciannove i morti, 19 vite spezzate improvvistamente dalla furia della natura: Francesco Mazzoccu, di 37 anni, e il figlio Enrico di 3, furono sorpresi dall’acqua alla periferia di Olbia. Anna Ragnedda, 83 anni, e Maria Massa, di 88, morirono annegate nelle loro abitazioni sempre a Olbia. Bruno Fiore, 68 anni, Sebastiana Brundu, di 61, e Maria Loriga, di 54, finirono con l’auto dentro una voragine che si aprì lungo la strada provinciale 38 all’altezza di Monte Pino. Ad Arzachena l’acqua portò via un’intera famiglia italo-brasiliana, Isael Passoni e Cleide Maria Rodriguez, entrambi di 42 anni, e i loro figli Laine Kellen e Weriston Passoni, di 16 e 20. Luca Tanzi, poliziotto di Nuoro, 40 anni, era in servizio quando con l’auto precipitò dal ponte crollato sul fiume Cedrino sulla strada provinciale 46, tra Oliena e Dorgali; Maria Maria Frigiolini, 80 anni, perse la vita a Torpè e Vannina Figus, di 64, a Uras; di Giovanni Farre invece, 61 anni di Bitti, non fu mai ritrovato il corpo. Una vittima anche nel Medio Campidano Luisa Pisanu, 42 anni, di Guasila. Ultima vittima Pasqualino Contu di Orosei: disperato per la perdita della sua azienda andata distrutta si tolse la vita vita.

Le commemorazioni di quest’anno saranno occasione per rendere omaggio a queste vite perdute, ma anche per parlare di quello che è stato fatto per mettere in sicurezza il territorio e quello che ancora deve essere portato a termine. La mattina di lunedì 18 novembre, ad Arzachena, si terrà una cerimonia nel Parco XVIII Novembre, dedicato alla memoria delle vittime. Nel pomeriggio, le celebrazioni si sposteranno a Olbia, dove sul lungomare San Josemaría Escrivá de Balaguer, vicino al monumento inaugurato lo scorso anno, avrà luogo una funzione religiosa in loro ricordo.

Mercoledì 20 novembre sarà invece il momento di un ricordo per immagini, con la proiezione del documentario “18.11.13 – La memoria dell’acqua”, realizzato dal regista Dario Bertini e dalla giornalista Angela Galimberti. La pellicola ripercorre quella tragedia, raccontando storie e volti di chi non c’è più e di chi è sopravvissuto.

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