Una lettera gigante che è una dichiarazione d’amore e un atto d’accusa insieme nei confronti di Cagliari. Non è passata inosservata la nuova ‘mossa’ di Claudio Ara, cuoco, ristoratore e storico organizzatore di eventi legati all’elettronica e alla nightlife nell’Isola: Luchia a Buoncammino ha dovuto chiudere e il gestore ha deciso di appendere la lettera nella facciata del suo ex chiosco, non per protestare ma per chiedere scusa. Allo stesso tempo il fondatore di Harder Times si è anche tolto qualche sassolino dalle scarpe. E una promessa: “State sereni, non vi lascio”.
“Cara Cagliari, mi sono innamorato di te sin da bambino”, scrive Claudio Ara nella missiva. Il ristoratore ricorda quando ha “abbandonato il mio gioiello a Serramanna per venire da te, e abbiamo fatto subito l’amore”. Poi un susseguirsi di locali che hanno raccontato eccellenze, dice, “ma poi ogni volta succede qualcosa; c’è sempre qualcosa che non va, nonostante mi adoperi per riqualificare zone e locali che la città abbraccia immediatamente. Mi metto anche in discussione perché comunque, per dare servizi e accontentare amici e clienti, sicuramente non facciamo tutto esattamente in regola”.
L’imprenditore sogna una “Cagliari viva e con servizi adeguati; una Cagliari con i bagni pubblici, ma non c’è storia. Immagino l’anfiteatro romano che è stato disegnato a regola d’arte millenni fa, luogo d’arte e cultura, invece ad oggi abbandonato a se stesso. Immagino un parco della musica sulla sella del diavolo, tramortito da panorami mozzafiato ed invece me lo avete fatto in mezzo ai palazzi. Immagino il quartiere Castello che brulica di botteghe e artigiani, invece è rimasta una farmacia e posti letto. Immagino una Cagliari bella come l’ha fatta la storia, niente di più”.
E ricorda il suo rapporto con Buoncammino, una “piazza dimenticata a cui ho portato, ancora servizi, ancora posti di lavoro, ancora tanta gioia. Ma siamo da capo… Sembra quasi una fidanzata di cui sono tanto innamorato, ma lei non mi vuole”. “Siamo all’epilogo di Luchia con questo Claudio Ara che ha fatto cose terribili – aggiunge – ma volevo parteciparvi che non mi sento un delinquente… Posso solo chiedere scusa a voi clienti, che siete stati straordinari; l’abbraccio che ho ricevuto è stata una dimostrazione di amore come non mai. Devo comunque scusarmi con voi perché ogni volta, vi abituo ai miei giocattoli e poi, ve li rubo. Inguaribile ottimista mi adopero sperando che tutto si sistemerà, ma se così non sarà,
voglio dirvi che la gioia con cui mi adopero è la stessa del primo giorno, quindi sereni,
non vi lascio”.
A.T.