Chiusura del mercato di San Benedetto, i commercianti della zona: “Clienti in calo, rispettare i tempi per la riapertura”

di Umberto Zedda

Il trasferimento del mercato civico da piazza San Benedetto a piazza Nazzari ha portato una ventata di novità a Cagliari, attirando non solo i clienti abituali ma anche molti curiosi. Questo emerge dalle dichiarazioni dei commercianti che occupano attualmente il nuovo stabile di via Sant’Alenixedda. Nonostante l’entusiasmo, tutti auspicano un rapido ritorno nella sede originale, una volta rinnovata. Ma a pagare il prezzo di questo cambiamento sono le attività che circondano il vecchio mercato: la circolazione è diminuita, i parcheggi non sono mai stati completati, i clienti delle attività commerciali della zona sono diminuiti, ma soprattutto i lavori che sarebbero dovuti partire immediatamente non sono ancora al via.

Sino ad un mese fa il quadrato tra via Tiziano, via Cocco Ortu, via Pacinotti e via Baccaredda, durante il giorno, si affollava di cittadini che si servivano sia nei box tra i corridoi del mercato, sia nelle varie attività commerciali tutto intorno. In zona non mancava praticamente nulla: dalla merceria ai piccoli alla cartoleria, passando per dolci e indumenti. Ma adesso la musica è cambiata.

Nessuno ha dubbi, il lavoro è diminuito e parecchio, soprattutto dopo i primi sette giorni di apertura del mercato provvisorio: “Nelle prime settimane le vendite erano più o meno come sempre – racconta Simona Praxiolu, socia e responsabile del panificio Kentos, il pane dei centenari – questa settimana però, proprio quella dell’apertura del mercato, abbiamo assistito ad un abbattimento delle vendite. Molta meno gente passeggia nei dintorni rispetto a prima, il mercato era importante sia per chi doveva fare la spesa sia da un punto di vista turistico per le persone volevano vedere tutti i box e la vita di Cagliari. Noi abbiamo la fortuna di avere i nostri clienti fissi, però le persone di passaggio che potevano entrare anche da noi ora non ci sono più”.

La situazione è cambiata anche per altre attività della zona: “Per me è diminuito il lavoro – conferma Maurizio Catina, titolare dell’edicola in via Tiziano – circolano molte meno persone e i guadagni sono molto diminuiti. Una cosa che si poteva fare era pensare prima ai parcheggi, perché con il nuovo anello pedonale anche i residenti avranno problemi”.

Sulla “sponda” di via Cocco Ortu la situazione è ancora peggiore: “Questa settimana è andata malissimo, e il lavoro è sceso parecchio, ci sono addirittura giorni che non passa un’anima in strada – dichiarano nel negozio di pasta fresca La Spiga e l’Uovo – Penso che sia una manovra per sventrare e ammazzare il poco commercio rimasto a Cagliari. Complimenti a chi ci governa”.

Mentre i commercianti del nuovo mercato cercano di adattarsi alla nuova sistemazione, chi è rimasto nell’area di San Benedetto si trova a fare i conti anche con il timore che il ritorno alla sede storica possa richiedere più tempo del previsto. L’auspicio di chi vive e lavora nella zona è che l’amministrazione fornisca risposte chiare e tempi certi per la riqualificazione del vecchio mercato.

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