Chirurgia meno invasiva e tempi di recupero più rapidi, all’Aou di Sassari arriva il robot ‘Da Vinci’

Interventi chirurgici all’avanguardia, meno invasivi e con minori tempi di recupero per i pazienti. Saranno garantiti da un nuovo robot che l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari ha già iniziato ad utilizzare da qualche settimana nella clinica urologica diretta dal professor Massimo Madonia.

Si chiama “Da Vinci Single Port” e sarà a disposizione anche per la chirurgia generale e toracica, quella maxillofacciale, senologica, ginecologica e otorino. Il 10 settembre scorso è stato utilizzato per la prima volta a Sassari con successo per eseguire tre delicati interventi: due prostatectomie radicali e una cistectomia radicale. La grande novità sta proprio nella mininvasività garantita dal nuovo macchinario, a differenza delle versioni precedenti del robot, infatti, questo consente l’accesso chirurgico da un solo piccolo foro nell’addome, rispetto ai sei fori necessari prima.

Il Da Vinci Sp è un concentrato di tecnologia avanzata e precisione chirurgica. Grazie all’unico accesso, che misura appena 3 centimetri, il sistema – sempre attraverso una console – consente al chirurgo di manovrare i bracci robotici con una mobilità superiore rispetto alla mano umana. Questo migliora ulteriormente la precisione dei movimenti e riduce drasticamente il rischio di complicanze post-operatorie come infiammazioni e infezioni. Inoltre, l’approccio mininvasivo garantisce una ripresa più rapida delle funzioni corporee, compresa la motilità intestinale, che spesso risente negativamente degli interventi tradizionali.

“I benefici per i pazienti – spiega il professor Madonia – sono notevoli: meno dolore, tempi di ospedalizzazione ridotti e un ritorno veloce alla vita quotidiana. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire il massimo della qualità assistenziale ai pazienti sardi. L’adozione del Da Vinci Sp a Sassari segna un passo fondamentale verso un’assistenza sempre più orientata al benessere del paziente. La minore invasività e i tempi di recupero più brevi sono fattori che fanno la differenza, soprattutto in interventi complessi come quelli oncologici sulla prostata e sui reni”.

Grazie alla versatilità del braccio robotico, il Da Vinci Single Port si adatta a una vasta gamma di interventi, con un impatto particolarmente positivo nelle patologie urologiche complesse. Le sue applicazioni includono trattamenti per tumori alla prostata e al rene, nonché interventi per l’iperplasia prostatica benigna e stenosi ureterali. “La chirurgia robotica – spiega ancora il direttore della clinica urologica – sta ampliando sempre di più il suo raggio d’azione, e con il Da Vinci Sp possiamo intervenire anche su pazienti che prima non potevano essere trattati con tecniche mininvasive”.

“Stiamo investendo in altissime tecnologie – afferma Antonio Lorenzo Spano, direttore generale dell’Aou di Sassari – e dal punto di vista della robotica la nostra azienda ha la maggiore produzione sul territorio regionale. Abbiamo, inoltre, una delle migliori performance per il centrosud d’Italia e – lo ricordiamo – abbiamo iniziato solamente due anni fa. Quest’anno prevediamo, ad esempio, sulla parte di chirurgia generale un incremento del 24% dell’utilizzo. E questo ci porta ad essere un luogo molto attrattivo per tutti gli studenti che vogliono fare robotica”.

Non è un caso che l’Aou di Sassari sia uno dei pochi centri in Italia a disporre di questo modello di robot. Sono, infatti, 8 quelli installati in Italia, 1 solo in Sardegna: a Sassari. In Europa, esistono solo 16 unità del Da Vinci SP. Questo colloca l’ospedale sardo tra le eccellenze nel campo della chirurgia robotica.

Il valore di questa tecnologia è riconosciuto anche a livello internazionale. Il 27 settembre, l’Aou di Sassari ha ospitato il professor Richard Edward Link, docente di Urologia alla Baylor College of Medicine in Texas, uno dei pionieri nell’utilizzo del Da Vinci SP. Il professor Link ha partecipato a due interventi su prostata e rene, condividendo la sua esperienza con i chirurghi locali. Questo evento segna un ulteriore passo avanti nella formazione e nell’aggiornamento dei professionisti sassaresi, che potranno confrontarsi con una delle realtà più avanzate al mondo.

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