Chia, la denuncia del Grig: “Riprende l’assalto speculativo al litorale”

“Riprende l’assalto speculativo al litorale di Chia”. È la denuncia del Gruppo d’Intervento Giuridico, che ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione provvedimenti alle amministrazioni pubbliche alla magistratura e polizia giudiziaria riguardo la presentazione di istanza per la realizzazione di un complesso turistico-edilizio denominato “Hotel Residence Sporting L’Ippodromo – Hotel Spartivento”, nella località costiera di Chia, nel comune di Domus de Maria, da parte della Casa Chia s.r.l. (Gruppo Monni).

“Il progetto di struttura turistico-edilizia – si legge nella nota del Grig – rientra nell’originario piano di lottizzazione “Chia Immobiliare s.p.a. – Sarit s.p.a.” approvata nel 1976, la cui convenzione risulta stipulata nell’agosto 1979, fra le ditte lottizzanti del Gruppo Monni, De Magistris, Thermes, l’onorevole Armando Corona, già Gran Maestro della Massoneria. In quegli anni (1975-1981) l’ingegner Pierluigi Monni era anche sindaco di Domus de Maria”.

Già in passato, su esposti del Gruppo d’Intervento Giuridico e degli Amici della Terra (giugno 2004 e novembre 2006), il piano di lottizzazione finì all’attenzione della magistratura: la Corte d’Appello di Cagliari nel 2014 decretò la confisca penale dei 9 ettari della lottizzazione abusiva della collinetta prospiciente il mare di Setti Ballas, dove la Sarit s.r.l. intendeva realizzare 53 ville. Si è in attesa della definitiva pronuncia della Corte di cassazione.

“I piani di lottizzazione e le relative convenzioni attuative non sono eterni – ricorda Stefano Deliperi, presidente dell’associazione – per legge e giurisprudenza costante, le opere di urbanizzazione devono essere realizzate entro 10 anni a regola d’arte: in caso contrario, le parti inattuate non possono essere più realizzate. In questo caso, a opere di urbanizzazione non collaudate (e, si presume, non realizzate regolarmente), si pretende di poter andare avanti con un piano di lottizzazione stipulato quarant’anni fa e in contrasto con tutte le successive normative di tutela costiera, con il piano paesaggistico regionale e con il piano urbanistico comunale”.

“Inoltre, il P.U.C. di Domus de Maria, in vigore dal 2009 – prosegue la nota – certifica per il piano di lottizzazione “Chia Immobiliare s.p.a. – Sarit s.p.a.” il superamento della volumetria massima prevista di ben 49.000 metri cubi di volumetrie (capacità volumetrica di piano 211.000 metri cubi, volumetrie realizzate circa 260.000 metri cubi). Emergerebbero, quindi, volumetrie non autorizzate. Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – conclude Deliperi – auspica rapidi controlli e verifiche per appurare la reale situazione di fatto e sventare nuovi e vecchi pericoli per la salvaguardia di un ambiente costiero unico e irripetibile”.

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