Una ricorrenza triste, quella del 26 aprile di 34 anni fa. Fu il tragico incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, le cui terribili conseguenze la Belarus ha subito più di altri paesi. Fu la più grande catastrofe tecnologica nella storia dell’energia nucleare, sia in termini di numero di vittime che di danni economici.
“Sono passati 34 anni dal grave disastro nucleare che colpì in particolare la Repubblica Belarus dove è ricaduto oltre il 70 per cento del materiale radioattivo fuoriuscito dalla centrale di Chernobyl – scrive il Console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna, Giuseppe Carboni -. Tanti gli Stati che hanno teso la loro mano con centinaia e centinaia di migliaia di bambini bielorussi ospitati in tutto il mondo per un salutare cambio d’aria. L’Italia da sola ne ha ospitato più della metà, la Sardegna è stata protagonista con migliaia di famiglie sarde accoglienti, in un movimento di solidarietà che continua ancora oggi”.
“Anche se le note vicende legate all’emergenza sanitaria Covid-19, oggi non permettono di fare previsioni sulla possibilità che questa estate i bambini bielorussi possano essere ospitati in Italia e nell’Isola, ma le organizzazioni umanitarie e le famiglie hanno come sempre predisposto tutto per l’accoglienza nell’attesa dell’evoluzione della situazione – prosegue il console. Grazie Sardegna per la generosità, per la costanza, per l’impegno a favore dell’infanzia bielorussa. Da una tragedia è nato un rapporto di collaborazione e amicizia che oggi è ancora più intenso e forte”.