Castelsardo, racconti choc al processo: «Anziani picchiati e legati alle sedie»

Il processo è quello aperto contro la Casa di riposo “Villa Celeste” di Lu Bagnu, a Castelsardo. E durante l’udienza sono emerse altre testimonianze choc su come gli anziani venissero trattati: urla, schiaffi e umializioni. Qualche anziano – è stato raccontato in aula – veniva legato alla sedia.

Davanti al giudice Salvatore Marinaro, una donna tra le lacrime ha parlato della madre, ospite di “Villa Celeste” e malata di Alzheimer. “Gli ospiti – riporta La Nuova Sardegna oggi in edicola – venivano sgridati di continuo, guai se qualcuno provava a muoversi, non si potevano alzare. La Fancellu (una delle imputate che di nome fa Maria Rita ed era la responsabile della struttura) era aggressiva, aveva sempre da ridire su tutto e contro tutti”.  E ancora: “Un giorno mentre ero nelle scale e scendevo al piano di sotto, ho sentito il rumore di uno schiaffo”. Poi una voce ripeteva: “Perché mi picchi? Perché mi picchi?”.

Il dramma non finisce qui, perché non mancavano nemmeno le umiliazioni. “La Fancellu – ha ancora raccontato in aula la testimone – diceva loro, urlando, che erano stati abbandonati dai figli, che le famiglie non li volevano più. Un giorno l’ho sentita con le mie orecchie, una donna aveva persino pianto“. La responsabile di Villa Celeste, secondo il racconto fatto davanti al giudice da una ex dipendente “non voleva nemmeno che gli anziani guardassero fuori dalle finestre, dovevano stare davanti alla tv, gridava di continuo”. E la frasi pare fossero pesanti: “Devi rimanere lì secca”, si è detto ancora in tribunale.

E’ stata il pubblico ministero Elisa Loris a fare le domande più esplicite ai teste, da cui è venuto fuori che alcuni anziani “venivano legati alla sedia con pezzi di lenzuolo stretti intorno alla vita, oppure con le cinture dell’accappatoio. Questo succedeva soprattutto all’ora di pranzo per impedire che si alzassero”. C’è anche una foto che testimonia il maltrattamento. I fatti sono avvenuti tra il 2008 e il 2010.

Maria Rita Fancellu, 49 anni, di Sennori, deve rispondere di maltrattamenti. Ma non è l’unica sotto accusa: con lei anche due fratelli, Rita Zolesi, 56 anni, rappresentante legale della società “Gruppo Celestia”, e Andrea Zolesi, di 57, direttore di Villa Celeste. La Fancellu, in più, deve dimostrare di non aver commesso alcun sequestro di persona, un reato che deriva dalla pratica di legare gli anziani alle sedie.

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