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Cassa integrazione, mancano 90 milioni. I sindacati: “Intervenga la Regione”

La coperta è sempre troppo corta per l’Isola. Con il miliardo di euro stanziato dal Governo per l’emergenza nazionale della cassa integrazione e mobilità in deroga, alla Sardegna, cui spetta la quota del 5,69%, arriveranno 56,9 milioni su un fabbisogno, secondo il calcolo di Cgil, Cisl e Uil, di 270 milioni per il secondo semestre del 2013. E se una quota è già stata assegnata, mancano all’appello ancora 90 milioni. Sino a maggio-giugno i cassintegrati sardi avevano una copertura finanziaria, mentre i problemi sarebbero sorti a partire da luglio. Secondo i sindacati, infatti, attualmente la Sardegna può beneficiare di 92 milioni già assegnati dallo Stato (36 mln sulla legge 92/12, 6 mln sulla legge di stabilità e 50 milioni non ancora trasferiti).

A questi si aggiungono i circa 57 milioni che arriveranno con il decreto di oggi e i 30 milioni per gli ammortizzatori sociali in deroga che il Consiglio regionale ha stanziato con la Manovra Finanziaria 2013, indicando la possibilità di anticipare una parte di risorse di competenza del Governo per colmare eventuali ritardi. Nel contempo da oggi all’assessorato del Lavoro è attivo un nuovo sistema informatico che dovrebbe accelerare le procedure di comunicazione con l’Inps per le pratiche riguardanti cig e mobilità in deroga. Cgil, Cisl e Uil hanno calcolato che per il 2013 su 1.536 imprese che hanno dichiarato lo stato di crisi (490 per la prima volta), sono 10.538 i lavoratori che hanno chiesto l’accesso alla mobilità in deroga (1.018 autorizzati) e 9.633 alla cig (968 autorizzati). Nel 2012, invece, quando il fabbisogno finanziario è stato di 275 milioni, su 1.978 imprese hanno avuto accesso agli ammortizzatori sociali in deroga 27.979 lavoratori di questi 5.000 stanno ancora aspettando l’erogazione del sussidio.

Le sigle confederali. “La conferma arrivata oggi che il governo nazionale rende disponibile solo un miliardo di euro per gli ammortizzatori in deroga è preoccupante e, purtroppo, avvalora ulteriormente le nostre rivendicazioni per un impegno concreto della Regione”: è il commento dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Michele Carrus, Oriana Putzolu e Francesca Ticca che, nei giorni scorsi, in concomitanza con il presidio dei lavoratori, avevano chiesto alla presidenza e ai capigruppo di dare una risposta concreta ai trentamila cassa integrati in attesa di veder riconosciuto il loro diritto al sostegno al reddito.

“Abbiamo sollecitato più volte un intervento diretto in Finanziaria, consapevoli che l’attendismo da parte delle forze politiche avrebbe determinato una situazione di grave emergenza – hanno detto Carrus, Putzolu e Ticca aggiungendo che “il Palazzo ha dimostrato di essere ancora una volta distante dai problemi reali e persino superficiale nella convinzione di potersi affidare completamente al governo nazionale”.
Il risultato è davvero inaccettabile per i segretari regionali, perché i trenta milioni che alla fine il Consiglio ha deciso di “liberare” dopo la protesta e le sollecitazioni di Cgil, Cisl e Uil, non sono nemmeno spendibili subito. Ora il sindacato prepara la manifestazione del 24 maggio a Cagliari: “Una mobilitazione che anticipa quella nazionale del 22 a Roma ed è quanto mai necessaria per rivendicare l’adeguamento delle risorse statali e per sollecitare la Regione a un impegno di risorse decisamente più cospicuo”.

In Aula. Pdl e Pd sono pronti a portare subito in Aula il provvedimento per accelerare la disponibilità di risorse a favore degli ammortizzatori sociali, ma rimangono distanti le letture di maggioranza e opposizione sui fondi mancanti. “‘Lo avevamo detto – dice all’ANSA Giampaolo Diana, capogruppo Pd – non è un caso che avessimo provato a stanziare 72 milioni di euro in bilancio. E’ chiaro, com’era prevedibile, che il Governo non fosse nelle condizioni di provvedere a tutta la coperatura e andasse fatto uno sforzo maggiore”. Riguardo le polemiche sul collegato mancato, l’esponente democratico spiega che “non è stato il Pd ad opporsi all’ordine del giorno in Aula e siamo pronti a portare subito in Consiglio un provvedimento con l’iter accelerato previsto dall’articolo 102 del regolamento, ma non si utilizzi questo come alibi. Anzi chiedo espressamente che il presidente della Regione già domani approvi e trasmetta un disegno di legge al Consiglio: da parte nostra siamo disponibili ad andare in Aula già lunedì mattina, senza esitare un secondo”. “La Giunta e la maggioranza – replica il capogruppo Pdl Pietro Pittalis, sentito dall’ANSA – come hanno già preannunciato, faranno fino in fondo la propria parte. Bisogna abbassare i toni ed evitare le strumentalizzazioni perché se c’è qualcuno al quale indirizzare qualche critica è proprio il governo nazionale che non fa fino in fondo la propria parte. La Regione – sottolinea l’esponente del centrodestra – ancora una volta dovrà reperire le risorse e lo farà con il concorso e il senso di responsabilità di tutti perché nessun cassintegrato rimanga senza sussidio”. Pittalis propone che alla prossima conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale, fissata per giovedì 23 maggio, si possa discutere proprio di questo tema.

 

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