Manifesto di CasaPound contro il Sert, insorgono il Pd e la Rete antifascista

Monta la polemica a Carbonia per un un’affissione sui muri di viale Trento, nella quale c’è scritto “Proteggiamo i nostri figli, spostiamo il Sert”. Il manifesto è stato affisso da CasaPound e ha fatto andare su tutte le furie il Pd locale e la Rete unitaria antifascista del Sulcis (Ruas).

“Riteniamo che quanto scritto sui muri di viale Trento e poi rivendicato con un vergognoso comunicato stampa – scrive in una nota il segretario cittadino dei dem, Fabio Desogus -, dipinga una situazione irreale e allarmistica che non ha mai avuto riscontro concreto nelle cronache quotidiane di Carbonia. È doveroso avere rispetto verso chi ha avviato un proprio percorso di recupero personale e riabilitazione sanitaria, e proprio per questo si reca al SerD di viale Trento: non per importunare bambini o ignari passanti, ma per cercare il proprio percorso di cura e di recupero. Nessuno si deve permettere di considerare persone che hanno avuto percorsi difficili nella propria vita come degli appestati da mandare in un lazzaretto fuori città”.

Così la Rete antifascista: “No alle politiche di esclusione, no ai nuovi ghetti. I nostri figli vanno semmai protetti dall’intolleranza e dal fascismo. Gli esponenti di Casapound non si smentiscono mai. La loro posizione non ci stupisce, è tipica di chi inneggia a modelli sociali dittatoriali e criminali come fu il fascismo. Modelli che mirano a eliminare il “diverso”. Anche queste persone, ricordiamocelo sempre, sono figlie di Carbonia. Ieri la campagna d’odio contro i migranti, oggi le persone affette da dipendenza. Domani? A chi toccherà domani?”.

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