Proteste questa mattina a Cagliari e a Sassari sul tema della scuola, in occasione del termine delle vacanze estive e del ritorno tra i banchi.
A Cagliari i protagonisti dell’iniziativa sono stati i giovani dell’Unione degli studenti (UDS), che riuniti all’ingresso del Liceo Euclide hanno espresso il loro dissenso nei confronti degli eccessivi costi delle spese scolastiche che ogni anno gravano sulle famiglie italiane. Trasporti, gite e libri di testo sono alcuni dei temi toccati nel volantino (e scontrino) distribuito agli studenti che iniziavano il nuovo anno.
“Il primo giorno di scuola è anche il primo giorno in cui manifestiamo il nostro dissenso nei confronti del Governo.” ha detto Giacomo Cossu, coordinatore regionale UDS. “Il piano scuola è un insieme di annunci che non intacca i veri problemi della scuola italiana: non contiene nessuna misura di contrasto alla dispersione, che in Sardegna è arrivata al record del 27%. Renzi si preoccupa di far entrare i capitali privati nelle scuole pubbliche anziché interrompere i finanziamenti diretti e indiretti alle scuole paritarie”.
Nel capoluogo le proteste sull’argomento continueranno anche il 10 ottobre quando, come anticipato da Cossu “studenti da tutta la Sardegna scenderanno in piazza a Cagliari per rivendicare il reddito studentesco come misura di contrasto alla dispersione: bisogna dare potere d’acquisto alle famiglie per sostenere i costi degli studi.”
A Sassari, d’altra parte, davanti al palazzo della Provincia si sono uniti per le contestazioni anche i docenti, su cui pesa la possibilità di dover tenere le lezioni nei corridoi o programmare il doppio turno, dividendo le classi tra mattina e il pomeriggio.
In mattinata gli assessori provinciali hanno incontrato una delegazione di allievi, professori e genitori per un chiarimento. Qui è emerso il malconento di Cristiana Piazza, dirigente del Liceo Linguistico “Margherita di Castelvi”, che non accetta la possibilità che l’impennata d’iscrizioni presso la sua scuola possa causare lo spostamento di alcune classi nella sede dell’Istituto professionale di via De Carolis. Secondo Rosario Musmeci (assessore provinciale dell’Istruzione) e Mario Campus (assessore provinciale dell’Edilizia scolastica) quella per il “Margherita di Castelvi” è una soluzione temporanea migliore rispetto al piano definitivo, ovvero il trasferimento delle Professionali nella sede in via Monte Grappa (ora sottoposta a lavori di manutenzione strutturale) per lasciare l’edificio di Via De Carolis alle magistrali.
“Nell’ottica dell’obiettivo di trovare la soluzione migliore, che sta a cuore a chiunque, occorre la disponibilità di tutti a fare qualche sacrificio per risolvere i problemi anziché amplificarli”, hanno commentato Musmeci e Campus.
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